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Solitudine in pandemia, l’Arci vince la sfida con “Time to Care”

Non lasciare soli gli anziani a rischio isolamento nel periodo più duro della pandemia da Covid-19 sviluppando e rafforzando un rapporto di interazione costante tra loro e i giovani. Questo l’obiettivo perseguito e centrato dal “Time to Care” il progetto targato Arci Calabria e da poco giunto alle conclusioni che ha tracciato un percorso di buone pratiche nei comuni di Badolato, Amaroni, Centrache e Santa Caterina dello Ionio. Grande la disponibilità delle Amministrazioni con in testa i Sindaci Nicola Parretta di Badolato, Luigi Ruggiero di Amaroni, Fernando Sinopoli di Centrache e Francesco Severino di Santa Caterina dello Ionio.

 

Il tempo della cura ha così rotto il muro dell’isolamento prodotto da lockdown e distanziamento creando le condizioni necessarie a garantire attività di assistenza a domicilio, ma anche a distanza nei confronti degli anziani. Il disbrigo di piccole faccende si è dunque trasformato in una mano tesa verso quel “welfare leggero” incentrato sulla consegna di spesa e farmaci a domicilio senza trascurare il pagamento delle bollette e i contatti con i medici di base.  La collaborazione scattata tra Arci, Comuni e nuove generazioni si è così tradotta in un aiuto concreto per 129 persone. Sullo sfondo un articolato modello di sostegno in grado di non lasciare indietro neppure l’ascolto e la cultura. Tra i beni consegnati a domicilio sono entrati, in effetti, anche libri e giornali.

 

 

Ultrasettantenni sprovvisti di un’adeguata rete di supporto sono stati così inseriti in un programma del quale hanno indirettamente beneficiato anche i cosiddetti caregiver.

Duecentosessanta i contatti totali di un progetto messo a punto anche per intercettare povertà e solitudini. Da qui il diretto coinvolgimento delle sedi Arci in una sfida all’inclusione che il Centro Sociale Amaronese di Amaroni, il Centro Sociale di Aggregazione e Incontro di Badolato, l’Arci di Centrache e il Circolo Arci I Gabbiani di Santa Caterina dello Ionio possono dire di aver vinto lasciando parlare i numeri che, coinvolgimento diretti a parte, cristallizzano anche il supporto offerto a 38 famiglie e a 8 realtà tra centri diurni e Residenze sanitarie per anziani.

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