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Unical: gli universitari di Pedagogia dell’Antimafia incontrano Borrello e Libera Calabria

La Calabria che cambia e la pedagogia militante di Libera saranno al centro dell’incontro seminariale di Pedagogia dell’Antimafia in programma domani, mercoledì 17 dicembre alle ore 14.00, presso l’University Club (cubo 23/C) dell’Università della Calabria.
Studenti e studentesse del corso di Scienze dell’Educazione dialogheranno con Giuseppe Borrello, referente regionale per la Calabria di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, sul ruolo educativo dell’associazione fondata da don Luigi Ciotti e sulle forme di contrasto culturale al potere mafioso di matrice ’ndranghetista.
L’iniziativa sarà introdotta da Ines Crispini, presidente del Comitato Unico di Garanzia UniCal, e conclusa da Walter Nocito, docente di Istituzioni di Diritto Pubblico al DiSPES. Il dibattito sarà coordinato da Giancarlo Costabile, docente di Antimafia al Dipartimento di Culture, Educazione e Società.
«L’esperienza trentennale di Libera – sottolinea Costabile – rappresenta uno straordinario patrimonio pedagogico che ha disseminato in tutto il Paese storie di resistenza civile e sociale. Don Luigi Ciotti, con il suo vissuto e la sua capacità carismatica di testimoniare il cambiamento, è parte imprescindibile della storia dell’educazione sociale del Novecento e dei primi decenni del nuovo millennio».
Secondo Costabile, senza Libera non esisterebbe oggi in Italia una memoria condivisa delle vittime innocenti delle mafie, né una legislazione così avanzata sul riuso sociale dei beni confiscati. «Ciotti e Libera – aggiunge – hanno costruito una cultura educativa dell’antimafia sociale fondata sui valori costituzionali della prossimità e della giustizia. Una vera e propria pedagogia dell’emancipazione, che rappresenta un riferimento essenziale per le pratiche di inclusione e per la ri-territorializzazione degli spazi urbani sottratti alla cultura mafiosa della prevaricazione e della sudditanza».
Un passaggio significativo è dedicato anche al lavoro di Giuseppe Borrello, che – conclude Costabile – «sta aprendo una nuova stagione per l’antimafia calabrese, all’insegna dell’unità, dell’inclusione e del riscatto. La sua azione sta promuovendo dal basso un cammino di trasformazione delle coscienze, capace di scardinare immagini stereotipate e distorte della Calabria. Per queste ragioni ribadiamo il nostro pieno riconoscimento nel cammino di Libera Calabria, confermando anche sul piano formale la nostra adesione attraverso l’iscrizione».

 

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