“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Catanzaro, Celia e Caviano: “No al dimensionamento scolastico calato dall’alto”

“Il dimensionamento scolastico è un tema che sta riguardando da vicino tutte le comunità, costretti a subire le conseguenze di una riforma nefasta per l’organizzazione e l’autonomia di numerosi plessi sull’intero territorio calabrese. Un disegno, voluto dal Governo nazionale di centrodestra, che secondo calcoli meramente ragionieristici e di bilancio, ridefinendo i parametri su cui si struttura la rete scolastica in ogni regione, finisce inevitabilmente per penalizzare le aree più fragili del Paese. La Calabria si ritrova, dunque, a fronteggiare una nuova scure, come se non bastassero le già gravi ferite inferte dalla politica dei tagli che, di fatto, mortifica ogni tentativo di ripresa, in barba ai diritti fondamentali come quello all’istruzione. Se è vero che la Regione ha voluto salvaguardare i plessi delle aree interne più periferiche, la città di Catanzaro non può accettare passivamente un piano calato dall’alto, a giudicare dalle ipotesi di accorpamento che interessano più istituti scolastici ricadenti nel territorio comunale.
Nel criticare aspramente le premesse calate dall’alto che sono state alla base del nuovo dimensionamento scolastico, allo stesso tempo non possiamo non evidenziare la necessità che questi indirizzi si debbano tradurre necessariamente in decisioni il più possibile coerenti ed equilibrate, tenendo in debita considerazione tutte le posizioni delle parti coinvolte. In questo senso, non può che essere condivisibile l’appello alla responsabilità e al buon senso da parte della vicepresidente della Regione Calabria, Giusy Princi, nell’invitare gli enti provinciali, a cui spetta l’onere delle scelte finali sul dimensionamento, a convocare e ad ascoltare le legittime posizioni dei dirigenti scolastici per apportare gli eventuali correttivi del caso.
Capiamo le difficoltà che sono ricadute sulle Province, a causa di errori a monte, ma è fondamentale in questo momento non assumere decisioni forzate e aprirsi al dialogo, coinvolgendo anche i rappresentanti delle sigle sindacali di categoria finora tenuti fuori da ogni tavolo. Per salvaguardare la qualità dell’offerta didattica e la buona organizzazione dei servizi è fondamentale, infatti, il ruolo di chi vive la scuola sul campo e rappresenta la propria comunità. L’auspicio è quello di pervenire, attraverso un’ampia condivisione istituzionale, ad una soluzione che possa essere il più sostenibile possibile, prospettando non solo sacrifici, ma anche eventuali nuove prospettive per i nostri plessi scolastici”. Lo afferma una nota  del Capogruppo Pd Fabio Celia e della consigliera comunale Igea Caviano.
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