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Vicenda Cnr, Capellupo: “Ennesima tappa per danneggiare la sanità calabrese e la città di Catanzaro”

“Il consigliere regionale Antonello Talerico ha il merito di aver  sollevato pubblicamente l’ennesima strana questione relativa alla sanità in Calabria e nello specifico relativa ai rapporti tra il Consiglio Nazionale della Ricerca (CNR) e l’Università Magna Graecia di Catanzaro.
L’intera vicenda è una ulteriore concreta dimostrazione di quanto la salute dei calabresi interessi veramente poco alle istituzione deputate a tutelarle che, spesso, sono attente a destini individuali o familiari più che al bene comune.
Al contempo il finale di questa vicenda è già chiaro e scritto il polo sanitario di eccellenza che in anni si è formato nella città Capoluogo di Regione per una vocazione naturale e per scelte di investimenti, perde altri tasselli: Cnr con le sue unità di ricerca e la risonanza magnetica 3.0 Tesla con buona pace dei malati calabresi. Sarà contento chi in una botta sola ha danneggiato il sistema dell’alta formazione universitaria e dell’assistenza sanitaria.
Così continua un percorso che ha tra le sue tappe l’uccisione del S.Anna Hospital, l’apertura della Facoltà di medicina a Cosenza, la distruzione del sistema di cure e professionalità del Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. Tutto questo mira solo ed esclusivamente a demolire la qualità dell’offerta sanitaria in Calabria e danneggiare la città di Catanzaro. A piccoli pezzi e giorno dopo giorno questo sta accadendo.
Di fronte a tutto questo incedere assistiamo, inoltre, ad una classe dirigente, non solo universitaria, distratta, ad essere buoni, che tante risposte dovrà dare prima o poi alla storia.
Per l’ennesima volta l’interesse pubblico e lo sviluppo dei servizi vengono piegati di fronte a logiche di campanile che hanno il solo effetto di togliere opportunità per il territorio e per le persone, con pochi no perché chi governa ha deciso che Catanzaro deve morire”.
Così, in una nota, Vincenzo Capellupo, consigliere comunale del capoluogo.
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