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Catanzaro: la Giunta delibera l’adesione del Comune alla “RE.A.DY.”, sottoscrivendone la “Carta di Intenti”

La giunta comunale, presieduta dal sindaco Nicola Fiorita, ha approvato, su proposta dell’assessora alle Pari Opportunità Donatella Monteverdi, l’adesione del Comune Capoluogo di Regione alla “RE.A.DY – Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere”, sottoscrivendone al contempo la “Carta di Intenti”. Quest’ultima muove dal presupposto che in Italia le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender (lgbt) non godono ancora di pieni diritti e spesso vivono situazioni di discriminazione nei diversi ambiti della vita familiare, sociale e lavorativa a causa del perdurare di una cultura condizionata dai pregiudizi.

Risulta pertanto importante l’azione delle Pubbliche Amministrazioni per promuovere sul piano locale politiche che sappiano rispondere ai bisogni delle persone lgbt, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e creando un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi.  L’affermazione dei diritti delle persone costituisce infatti il fondamento per la costruzione di una compiuta cittadinanza. Su queste premesse, per dare visibilità a quanto è stato fatto in alcune realtà locali e diffondere buone prassi su tutto il territorio nazionale, è nata, appunto, la Rete a cui oggi Catanzaro ha aderito e che si pone anche come soggetto attivo per il riconoscimento dei diritti delle persone lgbt nei confronti del Governo centrale, sulla base delle numerose affermazioni contenute nelle risoluzioni e nei trattati dell’Unione Europea. Con la decisione assunta oggi dalla giunta Fiorita, l’Amministrazione Comunale, oltre a sottoscrivere la “Carta di intenti”, si è impegnata ad avviare, ove possibile, un confronto con le Associazioni lgbt locali; a favorire l’emersione dei bisogni della popolazione lgbt e operare affinché questi siano presi in considerazione anche nella pianificazione strategica degli Enti; a sviluppare azioni positive sul territorio; a comunicare alla Rete le esperienze realizzate; a supportare la Rete nella circolazione delle informazioni; a creare una pagina informativa delle attività della rete sul proprio sito seguendo una traccia comune; a partecipare  alla  giornata  tematica  annuale  anche  con  propri  eventi di rilevanza pubblica; a partecipare agli incontri annuali tra i partner della Rete; ad avviare, ove possibile, una collaborazione interistituzionale tra diversi livelli di governo locale.

Commentando la decisione dell’esecutivo di Palazzo De Nobili, la consigliera Daniela Palaia ha detto che “si tratta di un passo in avanti lungo un percorso che dovrebbe essere in discesa ma che ancora troppo spesso non lo è. Per questo – ha aggiunto – occorrono gesti concreti ma che abbiano al contempo un valore simbolico nei confronti di quelle sacche di società ancora prigioniere di una cultura del passato con cui bisogna chiudere prima possibile. E’ il primo atto concreto a cui altri seguiranno e sempre lungo questa direttrice anche in continuo dialogo con le associazioni, secondo quanto prevede la Carta. D’altra parte si tratta per noi di coerenza con il mandato che gli elettori ci hanno dato in virtù di un impegno al contrasto di ogni possibile discriminazione anche al di là del tema specifico della rete cui aderiamo oggi. Ringrazio l’assessora Monteverdi – conclude Palaia – per la sua nota sensibilità ai temi e per avere prontamente accolto la mia sollecitazione a essere parte di una dinamica civile e politica di assoluto rilievo”.

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