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“Una scorta civica per Gratteri”, Legambiente Catanzaro presente al sit-in: “Il procuratore determinante anche nel contrasto alle ecomafie”

Legambiente Catanzaro, rappresentata dai giovani volontari dell’Associazione ambientalista, ha partecipato ieri mattina alla manifestazione a sostegno del procuratore Gratteri organizzata dal Movimento civico “Noi”, in Piazza Matteotti a Catanzaro, davanti agli uffici della Procura.

Nel timore che possa replicarsi quanto accaduto nelle stragi di mafia del ’92, il Movimento civico “Noi” ha lanciato l’idea di istituire una “scorta civica” al fianco del magistrato. E le donne e gli uomini di Legambiente, sia regionale che nazionale, vogliono far parte di quello “scudo” di solidarietà e vicinanza che si sta creando attorno alla figura di Nicola Gratteri.

Non vogliamo che il procuratore venga isolato o si senta in alcun modo abbandonato. Grazie alla legge contro le ecomafie, ottenuta dopo 20 anni di battaglie che hanno visto Legambiente quale capofila, oggi è possibile essere più incisivi nel contrasto ai crimini ambientali e l’opera del dottore Gratteri è stata determinante in Calabria.

Articolo Precedente«Finalmente è stata avviata la procedura esecutiva per la messa in sicurezza, la bonifica e il risanamento ambientale della dismessa discarica di Bagni, a Lamezia Terme. È un risultato che rivendico come esponente politico e che si deve anzitutto all’impegno sul territorio che ho profuso con il Movimento 5 Stelle». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, che alla Camera siede in commissione Ambiente, il quale ricorda: «Su mia sollecitazione il procedimento amministrativo era stato aperto dalla commissione straordinaria del Comune di Lamezia Terme, che aveva sottoscritto apposita convenzione con la Regione Calabria, nel giugno 2018. Sono però dovuti trascorrere quasi altri quattro anni di carte e burocrazia, per arrivare all’avvio della fase esecutiva. Oggi raccogliamo i frutti di una lunga battaglia, iniziata nel 2015 e portata avanti con gli attivisti dell’epoca a suon di denunce pubbliche, esposti alla magistratura, assemblee con i cittadini e costante attività di informazione, anche con la televisione tedesca ArteTV, che in un documentario sull’inquinamento nella nostra Calabria raccontò la nostra coraggiosa iniziativa». «Tra l’altro – rammenta il deputato del Movimento 5 Stelle – all’epoca documentai numerosi casi di tumori, malformazioni neonatali e patologie delle vie respiratorie, sia degli abitanti della zona Rettifilo che dei quartieri di Sambiase e Santa Eufemia. Con autorevoli pareri, io e gli attivisti lametini dimostrammo la dipendenza di tali malattie dalle condizioni dell’ex discarica di Bagni. Da parlamentare, poi, avevo ripetutamente chiesto – conclude D’Ippolito – l’avvio della bonifica alla commissione nominata in seguito allo scioglimento per infiltrazioni del Consiglio comunale lametino. Sono stato ascoltato, anche se la burocrazia ha rallentato l’avvio dei lavori».
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