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I Templari della Calabria in vista della giornata internazionale contro la violenza sulle donne: “Concepire uguaglianza anche come valorizzazione delle differenze e tradurla in scelte politiche coerenti”

“Fintantochè continueremo ad utilizzare termini come “patriarcato”, non cambierà mai nulla, al contrario, daremo sempre più forza a quel contenuto definitorio di attitudini discriminatorie, come appunto la violenza di genere”.
E’ quanto dichiarano in una nota congiunta Pasquale Giardino e Filomena Falsetta, rispettivamente Comandante Generale della Legione “Socialis Artibus” del Sovrano Ordine Monastico Militare dei Cavalieri Templari Federiciani e Gran Priore dello stesso Ordine per la Calabria.
“Serve, invece, una corretta articolazione concettuale, come quello di uguaglianza, che sia in grado di definire se stessa anche in termini di valorizzazione delle differenze e che sappia quindi tradursi in scelte politiche, giuridiche, consequenziali, cioè vale a dire di profonda ispirazione antidiscriminatoria e inclusiva.
L’Ordine Monastico Militare dei Cavalieri Templari Federiciani, grazie alla sua guida internazionale Corrado Maria Armeri, ha individuato il suo focus nella specificità e nella genialità del pensiero femminile, affidandone alle Donne la rappresentanza, in Calabria così come in altri territori.
Il nostro Ordine, d’altronde, è consapevole che affrontare e contrastare la violenza di genere significa in primo luogo riconoscere gli stereotipi culturali in cui essa si annida e chiedere alle Istituzioni di impegnarsi per rimuoverli.
Non a caso scorge il sentiero riparativo di un’etica della cura in quelle Donne politicamente impegnate, come per esempio quello tracciato in Calabria dal Deputato della Repubblica Simona Loizzo, attraverso la sua battaglia parlamentare contro i femminicidi, per il raggiungimento di un’etica politica e della giurisdizione, che sia in grado – concludono i rappresentanti dell’Ordine -, di incidere fortemente sul sé collettivo a difesa del sé femminile e della sua identità”.

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