Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure
“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
HomeCalabriaEmergenza cinghiali, Mario Smurra riprende intervento del sindaco di Corigliano e denuncia:...

Emergenza cinghiali, Mario Smurra riprende intervento del sindaco di Corigliano e denuncia: “In Calabria più di mezzo milione di esemplari, servono soluzioni drastiche”

L’emergenza cinghiali è arrivata ad un punto di non ritorno. Si rischia l’invasione permanente in tutte le aree di valle e la scongiurabile stabilizzazione dei branchi ungulati che a quel punto potrebbe compromettere non solo la stabilità del tessuto economico ma anche di quello sociale. Occorrono interventi urgenti e immediati come quelli auspicati nei giorni scorsi dal sindaco Flavio Stasi.

 

È quanto dichiara preoccupato il vice segretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltura (FNA) e Presidente nazionale EPAS – Ente di Patronato e di Assistenza Sociale, Mario Smurra, raccogliendo l’inquietudine degli operatori agricoli ma anche di centinaia di famiglie che non si sentono più al sicuro.

 

Occorre – sottolinea ancora Smurra – far leva adesso sulla professionalità dei selettori dell’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) per l’abbattimento delle specie di proliferazione e allo stesso tempo intervenire con metodi e strumenti efficaci sulle cause che stanno portando i cinghiali sempre più a valle e in zone naturalmente ostili ma nelle quali con il passare del tempo potrebbero ambientarsi.

 

Un recente report di Coldiretti – ricorda ancora il massimo dirigente nazionale della FNA – ha tracciato una stima di oltre 300mila esemplari presenti sul territorio calabrese. Numeri che potrebbero essere addirittura superiori e sfondare la soglia del mezzo milione di mammiferi suidi pronti ad una nuova stagione di accoppiamento e, quindi, a nuova proliferazione. È necessario intervenire subito, creare delle aree franche soprattutto attorno ai centri abitati che può avvenire solo attraverso una specifica e massiccia campagna di abbattimento, soprattutto degli esemplari giovani.

 

Le immagini che da tempo fanno il giro dei social – dice Mario Smurra – di branchi di facoceri che si aggirano indisturbati nei quartieri dei centri storici e dei centri urbani di Corigliano-Rossano sono preoccupanti ma ancora più allarmanti sono le recenti segnalazioni di alcuni cittadini del territorio della Sibaritide che hanno denunciato addirittura l’aggressione di alcuni cinghiali a danno di persone indifese. La Regione Calabria si faccia carico seriamente di questo problema e affronti con risolutezza quella che a tutti gli effetti è una piaga calamitosa che sta mettendo in ginocchio l’economia agricola. Non servono solo i sussidi economici, ora sono necessarie – conclude – soluzioni drastiche.

Articoli Correlati