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Covid, cresce occupazione posti letto in area medica: in Calabria al 21%

Dopo l’aumento dei giorni scorsi, e’ stabile all’11%, nell’arco di 24 ore in Italia, la percentuale di posti letto nei reparti ospedalieri, occupati da pazienti con Covid-19, ma cresce in 11 regioni, toccando il 29% in Umbria, il 23% in Sicilia e il 21% in Calabria (al 26 giugno era al 16%).  

E’ ferma al 3% a livello nazionale, invece, l’occupazione dei posti in terapia intensiva, percentuale ampiamente sotto il livello d’allerta ma che vede una crescita in 5 regioni: Campania (6%), Friuli Venezia Giulia (4%), Marche (3%), Toscana (4%), Umbria (7%). E’ quanto emerge dai dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 3 luglio 2022, pubblicati oggi. 

Nel dettaglio, in base al monitoraggio giornaliero Agenas, la percentuale di posti letto in reparto cala nella Pa Bolzano (11%), Valle d’Aosta (9%) e Veneto (8%), mentre cresce in 11 regioni: Abruzzo (al 12%), Basilicata (17%), Calabria (21%), Emilia Romagna (12%), Friuli Venezia Giulia (13%), Liguria (15%), Marche (12%), Molise (7%), Piemonte (6%), Toscana (10%), Umbria (29%). E’ stabile in 7: Campania (13%), Lazio (10%), Lombardia (10%), Pa Trento (9%), Puglia (12%), Sardegna (8%), Sicilia (23%). L’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19, invece, cala in Sardegna (4%). E’ invece stabile in 14 regioni o province autonome: Abruzzo (al 3%), Basilicata (1%), Calabria (4%), Emilia Romagna (3%), Lazio (6%), Liguria (3%), Lombardia (1%), Molise (3%), Pa Bolzano (1%), Pa Trento (1%), Piemonte (2%), Puglia (3%), Sicilia (4%) e Veneto (2%). In Valle d’Aosta (0%) la variazione non e’ disponibile. Entrambi i parametri, a livello nazionale, registravano il 2% esattamente un anno fa.

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