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“La tua Sicurezza non è uno yoyo!”, parte da Vibo il tour di EBAC e OPRA

Si è svolta a Vibo Valentia la prima tappa del tour organizzato da Ente Bilaterale Artigianato Calabria (EBAC) e Organismo Paritetico (OPRA) nell’ambito della la campagna informativa “La tua Sicurezza non è uno yoyo! Dopo un infortunio sul lavoro non si può tornare indietro”. Funzionari e operatori degli organismi bilaterali in 14 tappe divulgheranno le prestazioni economiche ed i servizi erogati dagli enti nati dalla contrattazione collettiva nazionale dell’artigianato.

In un periodo difficile come quello attuale, dove il calo del potere d’acquisto e il marginale adeguamento degli stipendi la fanno da padrone e il dibattito sul salario minimo scalda la scena politica, le parti sociali regionali Confartigianato, CNA, Casartigiani e CGIL, CISL, UIL, passano al pragmatismo del rafforzamento delle prestazioni economiche erogate dalla Bilateralità. Tante le misure messe in campo da EBAC, Sanarti, Fondo FSBA, Fondartigianato e OPRA Calabria e altrettante le risorse stanziate ma occorre promuovere e divulgare di più gli stessi strumenti che rischiano di rimanere parzialmente inutilizzati dai destinatari diretti, ovvero lavoratori e titolari artigiani.

Di tutto questo si è discusso a Vibo nel convegno organizzato nei giorni scorsi dall’ Ordine dei dottori Commercialisti guidato da Antonino Daffinà e da quello dei Consulenti del Lavoro guidato Francesco La Piana, i quali hanno ringraziato i massimi vertici degli Enti della Bilateralità per l’opportunità di essere i primi a ricevere informazione da riportare al territorio e hanno rimarcato la necessità di una stretta collaborazione, al fine di diffondere tra professionisti e imprese le opportunità di sviluppo prospettate.

Durante il convegno il presidente EBAC Calabria Paolo D’Errico ha snocciolato alcuni dati, da cui si evince che lì dove la concentrazione di imprese artigiane è più corposa, la qualità di vita e di sviluppo di quel territorio è migliore rispetto ad altre realtà, con un rapporto tra imprese artigiane e prodotto interno lordo direttamente proporzionale. “L’artigianato produce ricchezza e questo dato deve arrivare alle imprese come valore aggiunto – ha affermato D’Errico – facendo nascere un vero e proprio orgoglio dell’artigianato”.

Luigi Veraldi, vice presidente di EBAC Calabria, ha ricordato l’importanza dei rappresentanti di bacino e dei rappresentanti di lavoro per la Sicurezza Territoriali, proponendo un patto sociale con tutti i soggetti coinvolti in grado di favorire risposte alle necessità produttive artigianali e alle relative maestranze, attraverso la contrattazione di secondo livello, con la definizione tra le parti costituenti la Bilateralità artigiana dell’Accordo Contrattuale Regionale, con miglioramenti del Welfare contrattuale e, in particolare, delle condizioni di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.

A seguire l’intervento del presidente di Opra Calabria Michele Gigliotti che ha spiegato come, oltre alle norme, ci sia bisogno di impegno umano che deve essere anteposto a qualsiasi profitto, per costruire una vera e proprio cultura della sicurezza. Dell’importanza di fare formazione continua anche nell’artigianato, settore legato spesso alle tradizioni ma che attinge anche all’evoluzione tecnologica, ha parlato il referente datoriale di Fondartigianato Calabria Carlo Malfarà Sacchini, seguito dal referente sindacale di Fondartigianato Calabria Benedetto Cassala che ha evidenziato come molti dei fondi per la formazione rimangano inutilizzati.

Il direttore di EBAC Calabria Andrea Monteleone ha presentato invece le misure, ovvero il Fondo infortuni che interviene in caso di incidenti gravi finanche mortali, i sei bonus da mille euro erogati da EBAC, le prestazioni in ambito sanitario erogate da Sanarti a datori di lavoro, lavoratori, e loro familiari, mentre il direttore EBNA (Ente Bilaterale Nazionale Artigianato) Stefano Di Niola ha approfondito le opportunità del Fondo di Solidarietà Bilaterale Artigiano evidenziando le norme giuridiche che lo disciplinano e il duro lavoro a monte realizzato dalle parti sociali dell’artigianato per dotare il comparto di un proprio ammortizzatore sociale in costanza di rapporto di lavoro che interviene evitando licenziamenti in caso di crisi congiunturali.

A chiudere l’intervento, il Capo della Direzione Interregionale del Sud Ispettorato Nazionale del Lavoro Giuseppe Patania il quale ha sottolineato all’assemblea presente, l’importanza di applicare correttamente ai lavoratori i Contratti collettivi nazionali siglati dalle parti sociali maggiormente rappresentative, che spesso vuol dire non solo prestazione economica migliore ma anche maggiori diritti e opportunità accessori frutto di contrattazione vera tra le parti datoriali e sindacali.

 

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