La presentazione nella Repubblica del Titano del libro autobiografico dell’ing. Nicola Barone, Una vita da Presidente, scritto a quattro mani con il giornalista Santo Strati (direttore del quotidiano Calabria.Live), è stata una bella occasione per parlare di Calabria ed esaltare le sue eccellenze ai Capitani Reggenti di San Marino, in una udienza privata che le massime autorità della Repubblica hanno voluto concedere.
I due autori (Barone accompagnato dalla sua numerosa e vivacissima famiglia incluso l’ultimo nipote di un anno, Angelo) sono stati ricevuti, prima della presentazione del libro, dagli attuali Capitani Reggenti di San Marino, Italo Righi e Denise Bronzetti, introdotti dal ministro degli Esteri della Repubblica del Titano Luca Beccari.
È stato un incontro ufficiale – un’udienza privata – che si è rivelato un’ottima opportunità per illustrare alla Reggenza sammarinense non soltanto i contenuti del libro che racconta i successi di un “visionario” calabrese, ma anche la grande potenzialità di crescita e sviluppo della Calabria. E anticipato per grandi linee quella che sarà la festa dell’11 agosto a Cerchiara di Calabria per la prossima presentazione del volume.
I Capitani Reggenti hanno espresso soddisfazione e le proprie congratulazioni per il percorso professionale dell’ingegnere calabrese, che, peraltro, appartiene al Corpo diplomatico della Repubblica del Titano, in qualità di ambasciatore inviato speciale. La Calabria produce eccellenze e le manda in giro per il mondo: la loro testimonianza rappresenta l’orgoglio delle proprie origini e sottolinea la grande capacità del popolo calabrese di saper scalare le vette del successo in tutti i campi, come nel caso dell’ingegnere di Cerchiara.
Il bel libro di Nicola Barone non è, in realtà, una tradizionale autobiografia, bensì una lunga intervista che diventa il pretesto per parlare di innovazione tecnologica e progressi nelle telecomunicazioni degli ultimi 40 anni. Ovvero, sin da quando (1984) il giovanissimo ingegnere laureato al Politecnico di Torino cominciò a illustrare (a Castrovillari) le sue idee di rete e di connessioni: allora Internet era uno strumento sperimentale solo per scienziati (e non si chiamava così). Le idee di Barone apparvero, in quell’occasione, allo stesso tempo bizzarre e rivoluzionarie, da perfetto visionario: nessuno sapeva di hardware e software (due termini che dieci anni dopo sarebbero diventati familiari) e tanto meno poteva immaginare un futuro tecnologico che avrebbe stravolto (nel senso migliore) la nostra vita. Nessuno, tranne Barone, che ha continuato con largo anticipo a seguire le proprie intuizioni innovative al servizio del Paese.
Quindi, il libro ripercorre l’evoluzione tecnologica dell’Italia e rivela le intuizioni (rivelatisi poi vincenti) dell’ingegnere nativo di Cerchiara di Calabria, ma allo stesso modo illustra uno stile di vita che può essere portato a modello per le nuove generazioni.
Un ragazzo di Calabria, nato alle falde del Pollino in un paese di pochi abitanti, che riesce a costruire una carriera straordinaria nel mondo delle telecomunicazioni, senza mai dimenticare la propria terra e, soprattutto, mettendo al primo posto l’uomo davanti alla tecnologia e l’innovazione.
Quest’aspetto umano e impreziosito di una generosità innata che gli insegnamenti salesiani hanno contribuito a consolidare è stato al centro del colloquio con i Capitani Reggenti di San Marino: la necessità di offrire modelli ideali di vita, dove il lavoro esalta l’uomo e la sua dimensione anche riguardo l’attenzione verso gli altri. I più fragili, i più bisognosi, i più deboli.
Barone è orgoglioso della sua fede cristiana e di aver saputo e potuto applicare i principi di Don Bosco nell’etica dei rapporti umani, utilizzando la tecnologia e le risorse dell’innovazione sempre e soltanto al servizio dell’uomo.
I Capitani Reggenti hanno anche voluto sottolineare il rilevante ruolo svolto da Nicola Barone (Presidente da quattro mandati di TIM San Marino) per far diventare la piccola Repubblica del Titano il Paese più tecnologicamente avanzato d’Europa. Intuizione, passione ed entusiasmo: tre elementi che hanno da sempre caratterizzato la vita e l’attività di Barone e costituiscono uno stimolo di grande impatto per le generazioni future. I giovani – è stato ribadito – hanno bisogno di riferimenti positivi e di modelli cui ispirarsi, da emulare e imitare. L’esempio di Barone, così piacevolmente raccontato nel suo libro, dovrebbe diventare una lettura consigliata alle nuove generazioni, che stanno perdendo il senso della famiglia, del dovere e del rispetto.
Questi stessi temi sono stati poi illustrati in una location straordinariamente bella, gli Orti dell’Arciprete, di San Marino (piazzale Domus Plebis, accanto alla Basilica) con un dibattito egregiamente moderato dal giornalista e conduttore televisivo Osvaldo Bevilacqua. Chi non ricorda “Sereno Variabile” la fortunata e longeva trasmissione Rai guidata da Bevilacqua che fece conoscere i luoghi più belli del Paese (e non solo)?
Bevilacqua che a San Marino è di casa, ha tracciato lo scenario positivo che emerge dal libro di Barone e Strati: l’innovazione al servizio dell’uomo e mai l’uomo al servizio della tecnologia. Anche in vista della nuova sfida dell’Intelligenza Artificiale a cui Barone dedica un documentato e preciso capitolo. Ma – ha sottolineato Bevilacqua – da queste pagine, che devono costituire un vibrante modello per i giovani – emerge l’umanità del visionario, il suo profondo senso della fede e della carità, secondo i principi salesiani. Diceva Don Bosco: “dovunque vi troviate, mostratevi buoni cristiani e onesti cittadini”. E il fondatore dei salesiani era un sognatore che, senza andare in giro per il mondo, ha fatto diventare universale il suo insegnamento, quello fatto proprio anche da Nicola Barone.
Il ministro degli Esteri Luca Beccari ha ricordato il suo precedente mandato di ministro dell’Innovazione, sottolineando il grande lavoro svolto a San Marino fianco a fianco con le idee e le intuizioni tecnologiche del Presidente di TIM San Marino: se oggi la nostra Repubblica è il Paese più tecnologicamente avanzato d’Europa, il merito va attribuito senza dubbio a Nicola Barone. Il quale ha dimostrato che la politica del fare, associata alle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica, offre benessere ai cittadini e migliora la qualità della vita.
Il coautore Strati ha spiegato com’è nato il libro e la scelta di raccontare, sotto forma di intervista, la vita e le tantissime attività professionali (con relativi indiscutibili successi) dell’ing. Barone. Un lavoro lungo, ma in egual modo, avvincente, spulciando centinaia di documenti, libri, pubblicazioni. Ed è venuto fuori un libro che mostra un percorso utile alle nuove generazioni.
Di grande efficacia l’intervento di don Marco Mazzanti, Rettore della Basilica di San Marino, che ha voluto rimarcare il senso cristiano che emerge in maniera decisa da tutto il racconto di Barone. È un modello di vita, non soltanto un’indicazione ben strutturata per un percorso professionale di successo, è il bisogno di condividere la fede attraverso la solidarietà, la fratellanza, l’umanità. Non si può vivere solo per se stessi, ma occorre occuparsi di chi ha bisogno, seguire e promuovere percorsi di inclusione, come ci ha insegnato e più volte ribadito papa Francesco.
Alle generose, ma autentiche, parole di don Mazzanti ha fatto eco il vescovo di San Marino e Montefeltro mons. Domenico Beneventi, il quale ha ribadito che l’innovazione – come spiega bene Barone – non può essere fatta a spese dell’umanità. Deve semmai diventare il motore di sviluppo per migliorare non soltanto la qualità della vita ma anche i rapporti sociali, per valorizzare il senso della comunità che si sta perdendo ogni giorno di più. Dobbiamo dire grazie a Nicola Barone per il suo lavoro: anni di intenso e soddisfacente lavoro sempre al servizio della comunità e per il bene comune, ma anche ringraziarlo per quest’opera che sarà un utile faro per i giovani. Sfiduciati, disattenti, avviliti: leggendo queste pagine si capisce che niente è impossibile se ci sono passione ed entusiasmo. Quelle cose che Barone ripete continuamente alle nuove generazioni: osare e mai smettere di sognare. Con spirito cristiano e la curiosità del futuro.
L’evento, a cui ha partecipato l’ambasciatore d’Italia a San Marino Fabrizio Colaceci, è stato accompagnato dall’Orchestra Camerata del Titano, diretta dal M° Augusto Ciavatta. Un ensemble di archi che ha incantato un’affollata e attenta platea, distratta soltanto dall’incantevole panorama mozzafiato offerto dalla terrazza della Domus Plebis.
Il prossimo appuntamento è a Cerchiara di Calabria (paese di nascita del’ingegnere), con l’Eparca di Lungro, mons. Donato Oliverio che presenterà il libro di Barone e Strati, al Santuario della Madonna delle Armi.