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Olimpiadi di filosofia: ricevuti, a Palazzo dei Bruzi, gli studenti del Liceo “Gioacchino da Fiore”

Si parli di Heidegger, di Jonas, Cartesio o Sartre, hanno sempre la risposta pronta ed espongono, con grande proprietà di linguaggio e sorprendente spirito critico, il proprio pensiero, convinti più che mai che la filosofia possa avere lunga vita e resistere ad ogni minaccia che possa arrivare nell’era della globalizzazione, anche quelle che si celano dietro l’uso distorto dell’Intelligenza Artificiale.

Giuseppe La Rocca e Rosanna De Sossi sono due giovani liceali, del Liceo classico “Gioacchino da Fiore” di Rende che si sono distinti, come due vere eccellenze del mondo scolastico calabrese, nella fase regionale di “Philolympia”, le Olimpiadi di Filosofia, edizione 2022-2023.

I due studenti sono stati ricevuti a Palazzo dei Bruzi dalla Commissione consiliare Istruzione presieduta dalla consigliera Chiara Penna. che ha fatto gli onori di casa introducendo l’incontro ed esprimendo particolare soddisfazione per l’eccellente risultato ottenuto. Giuseppe e Rosanna hanno conseguito, al termine di una durissima selezione, un ottimo piazzamento, su 76 partecipanti.

Questa brillante affermazione, oltre al nome dei due studenti-modello del “Gioacchino da Fiore” porta la firma di Raffaela Grisolia, la docente di Filosofia, per 20 anni insegnante al Liceo “Telesio” di Cosenza ed ora approdata al liceo rendese, che per “Philolympia” li ha preparati adeguatamente, pur non essendo suoi alunni, seguendoli in questo percorso affinché potessero dare il meglio di loro stessi. Stando ai risultati, Giuseppe e Rosanna ci sono riusciti, con immensa soddisfazione da parte della professoressa Grisolia che li ha accompagnati anche a Palazzo dei Bruzi in commissione Istruzione.

“Sono orgogliosa di questi ragazzi – ha detto con particolare affetto – perché hanno saputo esprimere brillantemente quella grande capacità di ragionamento e di logica propria della filosofia”. La professoressa Grisolia ha ricordato l’apporto che all’affermazione dei due studenti hanno dato anche la dirigente scolastica del “Gioacchino Da Fiore” Brunella Baratta e la professoressa Rosellina Capalbo, docente di filosofia. Nel raccontare la loro gratificante esperienza, Giuseppe La Rocca e Rosanna De Sossi hanno esaltato la funzione della filosofia. Per Giuseppe la filosofia equivale a una lezione di vita.

“Mi ha dato tanto – ha detto – perché mi ha permesso, in maniera anche semplice, di capire e di analizzare ogni cosa che accade nel mondo, insegnandomi a pormi delle domande”. Anche per Rosanna, “la filosofia è alla base della vita quotidiana e necessiterebbe sempre di essere attualizzata, perché garantisce una comprensione più estesa della realtà”.

L’indirizzo prescelto per lo svolgimento dell’elaborato è stato quello etico-politico. Ed è il tema politico quello che ha intrigato di più Rosanna De Sossi “perché al giorno d’oggi è alquanto difficile cercare di avere un proprio pensiero senza farsi influenzare anche dagli altri. La filosofia non è solo una materia che fa conoscere i filosofi e le loro idee, ma riesce a dare le basi per elaborare il proprio pensiero”.

 Una bella testimonianza generazionale quella di Giuseppe e Rosanna che ha suscitato l’unanime apprezzamento della commissione Istruzione, stimolando anche gli interventi della delegata alla Cultura del Sindaco, Antonietta Cozza, del Presidente della commissione Cultura Mimmo Frammartino e del Presidente della commissione urbanistica Francesco Turco. Cozza ha ricordato il prof.Nuccio Ordine, scomparso la scorsa settimana, autore del celeberrimo “L’utilità dell’inutile” che – ha detto la delegata alla Cultura – pone particolarmente l’accento sul sapere e la conoscenza disinteressati che non hanno immediate finalità pratiche ma, nella loro apparente inutilità servono a formare il pensiero critico fornendo quegli strumenti, i grimaldelli, che consentono di comprendere il mondo e leggere in controluce la fenomenologia della realtà in un’ottica etica”.

Mimmo Frammartino ha considerato l’incontro “un’opportunità da cogliere al volo per costruire un rapporto durevole tra i ragazzi, il mondo della scuola e le istituzioni”. Per Francesco Turco, inoltre, un’occasione così significativa “non solo riporta indietro nel tempo, ma fa soprattutto pensare che in questa città ci siano tante belle menti e che comunque ci possa essere un futuro ancora migliore”.

 E il futuro dei due studenti del “Gioacchino da Fiore”, con questi presupposti, sarà certamente foriero di soddisfazioni. Giuseppe, appena conseguita la maturità – il traguardo è ormai alle porte – proseguirà i suoi studi di pianoforte al Conservatorio. Nel frattempo ha già fatto la preiscrizione all’Università, alla facoltà di Fisica. Per Rosanna si schiuderà un futuro da biologa. La molla le è scattata quando, durante una lezione sulle alghe, ha capito che ogni essere vivente, dal più piccolo al più grande, ha una sua vita e una sua importanza. Ma la filosofia- quella – non la abbandoneranno mai. Parola di Giuseppe: “la filosofia potrà salvare il mondo e avrà ancora un senso fin quando ci saranno degli uomini disposti a praticarla esercitando il loro pensiero sul nulla, quel nulla che, però, dà senso alla vita di molti altri”.

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