Al via al Parco Archeologico di Sibari la rassegna “Il cielo sopra Sibari” che, in un contesto particolarmente carico di suggestioni e memorie storiche, si configura come un’immersione nella storia e nella cultura di un luogo, inseguendo antiche vestigia di un passato che ancora contrassegna il sentire e il vivere delle genti del meridione d’Italia.
Interamente all’insegna di una sempre viva eredità greca è la prima giornata che inizia, l’11 agosto, alle ore 18, presso il Museo archeologico della Sibaritide, con il reading Le donne dell’Odissea e prosegue poi, alle 21, 30, presso l’Area Archeologica, con il Canto alla Terra, gli eroi e il Mediterraneo di e con Giuseppe Cederna in cui il celebre attore, scrittore e viaggiatore racconta gli uomini e le parole che hanno cambiato il mondo, da Walt Whitman a Omero, da Giuseppe Ungaretti a Kostantino Kavafis. Tra i protagonisti del film “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores, premio Oscar 1992, Cederna ha lavorato con Scola, Bellocchio, Comencini, Monicelli, i fratelli Taviani, Soldini, Brizzi, Rob Marshall e Gianni Amelio. Di grande fascino anche i reportage dei suoi viaggi nel mondo tra i quali si segnala “Il Grande Viaggio”, un pellegrinaggio himalayano alle sorgenti del Gange pubblicato da Feltrinelli, e “Ticino, le voci del Fiume”, dove racconta quanto si addensa tra le acque e le sponde di un grande fiume.
Il viaggio di recupero e restituzione di un’ancestrale memoria greca continua, alle 22,30, con il concerto di Roberta Carrieri e Dimitris Kotsiouros, Mia Fatsa Mia Ratsa, in cui la prima ed unica cantautrice “ventriloqua” italiana ricerca le segrete affinità che legano i popoli del meridione a una regione che non è solo un luogo dell’anima ma anche un sedimento della storia nella coscienza collettiva: un meticciato culturale che si materializza sotto forma di un porto dove i sorrisi e i profili di popoli diversi si fondono nel volto di un greco d’Italia.
Roberta Carrieri ha una forte esperienza teatrale, performativa e musicale, ricca di numerose e disparate collaborazioni, dai Fiamma Fumana a Moni Ovadia. Dotata di una scrittura ironica ma intensa e forte di una particolare vivacità nell’ intrattenere il pubblico, ha prodotto anche “Io e le mie amiche”, uno spettacolo di canzoni, monologhi e dialoghi con i suoi pupazzi da ventriloqua, a cui da voce cantata e parlata. Con lei sul palco nel Parco archeologico di Sibari Dimitri Kotsouros la cui passione per il bouzouki risale alle feste popolari frequentate da bambino in Arcadia, sua regione natale. In Grecia ha suonato in diversi contesti con numerose formazioni finché, nel 1992, a diciotto anni, è approdato a Napoli dove ha vissuto per quasi vent’anni, approfondendo la sua conoscenza della musica popolare italiana.
Ingresso, per l’accesso al Parco, valido anche come ingresso al Museo e all’area archeologica: 5 euro, ridotto 2 euro. Servizio navetta gratuito, con partenze ogni 30 minuti, dalla Marina di Sibari e dal Museo Archeologico della Sibaritide.