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La festa del ritorno della Corrireggio: grande partecipazione con un buon segno di ripresa

Voleva essere la festa del ritorno e questa è stata, uno scossone per far ripartire la città, nella sua dimensione metropolitana.

Un colpo d’occhio magnifico quello che offriva, la mattina del 25 aprile, il Lungomare Italo Falcomatà di Reggio Calabria brulicante di persone giunte da ogni dove, molti dalla provincia, ma anche tanti sorprendentemente da fuori regione, per partecipare dal vivo, dopo due anni di corsa virtuale sul web, alla Corrireggio, stavolta “diversamente fantastica”.

Quello che è il più atteso appuntamento ecologico-sportivo della primavera calabrese, per la gioia di tutti, è tornato a materializzarsi. La chiamata a raccolta del team organizzatore non solo non è caduta nel vuoto, ma è andata al di là di ogni ottimistica previsione. Era palpabile la voglia di ripartire, di ritrovare il gusto dello stare insieme con spensieratezza, in composta libertà, scrollandosi di dosso i fantasmi vecchi e nuovi che hanno creato o tuttora creano inquietudine.

“In realtà – sottolineano gli organizzatori – si è trattato di una scommessa ardua, giocata in meno di un mese di organizzazione a tamburo battente, dopo il decreto che consentiva la ripresa dell’attività sportive collettive all’aperto. Legittima dunque, pur restando umili, la nostra soddisfazione per un risultato da tutti considerato esaltante”.

A confermarlo è il dato complessivo, desiderato ma inaspettato, di 1248 iscritti di cui circa 800 i partecipanti effettivi alla corsa passeggiata, anche se di questi solo 453 hanno completato regolarmente il percorso dalla partenza fino all’arrivo.

Molto gradimento ha avuto anche la coreografia, curata nei minimi dettagli, che ha aperto la giornata di festa collettiva sul Lungomare, con la performance di ginnastica ritmica della Società Restart, con la liberazione di un piccione viaggiatore, detto “atleta”, recuperato dai volontari dell’Anpana, che dopo due giri sulla folla attenta e curiosa, ha spiccato il volo verso Malta. E, infine, con le giovanissime pattinatrici della Società di Pattinaggio Calabria che, come da consuetudine, hanno preceduto le operazioni di partenza, sfilando con lo slogan “ripartiamo dalla bellezza”, ispirato ai 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. Il momento più intenso è stato prevedibilmente il “corridoio di pace”, con quella lunga striscia arcobaleno “agitata” dagli operatori della Croce Rossa, dai rappresentanti del gruppo interreligioso, da cittadini reggini, ucraini e di altre nazioni, dai simpatici “Pagliacci Clandestini”, da rappresentanti delle associazioni di protezione civile e di volontariato ambientale e sociale. Con l’invito a “Camminare e correre per la Pace. Contro tutte le guerre”. Anche la scelta dei testimonial (tutti al femminile) e dei premi “alle virtù civiche” è stata unanimemente considerata azzeccata.

Ugualmente a livello agonistico la corsa si è rivelata di buon livello. Nonostante la ridotta presenza in termini numerici, la competitiva, appannaggio di Alberto Caratozzolo, grande atleta della Cosenza K42 e di Rosa Ciccone prima delle donne, si è snodata per 13,5 km su un percorso veloce ma selettivo per via soprattutto della rampa spettacolare in zona Rada dei Giunchi. Molto più partecipata e coinvolgente la corsa/camminata di 4, 5 chilometri, aperta a tutti, che ha riproposto le abituali suggestioni di volti, di voci, di colori, di scene, che caratterizzano lo spirito della Corrireggio da sempre e che da due anni mancavano. Sono gratificanti i consensi che ha avuto la gara, anche su siti di podismo nazionali, riferiti al livello di organizzazione e in relazione alla spettacolare bellezza e ottimale condizione del percorso, totalmente sotto controllo degli addetti.

“È questo un merito – tengono a sottolineare i responsabili del team Corrireggio – che non è soltanto nostro, piuttosto sentiamo di doverlo condividere con tanti che ci hanno aiutato e supportato concretamente. Da soli non ce l’avremmo potuta fare, anche perché nell’organizzazione di eventi complessi come la Corrireggio, specie in questa particolare edizione, da soli non si può”. Fondamentale è stato l’aiuto dei volontari di diverse associazioni che a vario titolo si sono spesi con generosità e competenza. Un riconoscimento sentito indirizziamo nei confronti, oltre che degli sponsor, degli Enti patrocinanti, dal Comune alla Città Metropolitana, dalla Presidenza del Consiglio Regionale all’Ente Parco. In particolare stavolta si è distinta per qualità della collaborazione la “squadra Comune”, a partire dal sindaco facente funzioni Paolo Brunetti e di suoi delegati, e di vari uffici preposti alle autorizzazioni e ad altri servizi di cui abbiamo potuto beneficiare (e qui anche la società Castore si è fatta trovare pronta tirando a lucido e rendendo sicuro il percorso). Una sottolineatura particolare vogliamo fare per la Polizia Municipale che grazie alla sensibilità del suo Dirigente, Salvatore Zucco, non si è limitata ai compiti di servizio, ma ha partecipato alla gara non competitiva con il gruppo sportivo e lo stesso Comandante, ha messo in mostra le nuove bici elettriche e, dopo tanti anni, è tornata a fare da battistrada agli atleti con tre moto di servizio.

Adesso manca un ultimo importante tassello per chiudere l’edizione che sarà ricordata come “la festa del ritorno” ed è la cerimonia di premiazione. Per evitare concorrenzialità con la partita di calcio casalinga della Reggina, si è scelto di venire incontro a numerose richieste spostando la data dal 30 aprile, inizialmente prevista, al 3 maggio, sempre alle ore 17 presso il Salone “F. Perri” di Palazzo “C. Alvaro”, sede della Città Metropolitana in Piazza Italia.

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