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Cuzzupi: “Bene la difesa dei lavoratori, ma ora si dia vita all’Operazione Sicurezza”

La sicurezza nelle scuole è un tema di fondamentale importanza, un aspetto che non deve mai essere messo in secondo piano, né tantomeno essere relegato a semplice postilla delle cose da fare.

Abbiamo molto apprezzato – dice Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola – la posizione, espressa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, relativa alla garanzia della difesa dello Stato per docenti, Ata e dirigenti aggrediti. La circolare ministeriale che garantisce la difesa da parte dell’Avvocatura dello Stato nei giudizi civili e penali, è un segno tangibile dell’attenzione verso un fenomeno che desta grande preoccupazione per l’escalation di violenza verso chi forma e educa intere generazioni, tra l’altro con ben poche gratificazioni professionali ed economiche. Quest’atto deve rappresentare un primo passo verso un disegno più complesso che potremmo chiamare “Operazione Sicurezza.

Le parole del Segretario Nazionale esprimono tutta la preoccupazione di una docente che ben conosce la situazione delle strutture scolastiche nel nostro Paese.

Sul delicato tema della sicurezza, l’UGL Scuola, ha chiari obiettivi. Così come questo Dicastero ha finalmente reso giustizia nella difesa del personale aggredito, assumendosene la responsabilità in ambito legale, così deve prendere atto delle esigenze strutturali del comparto. In altre parole – continua Cuzzupi – due sono gli elementi prioritari: il primo è l’assoluta necessità di mettere in sicurezza gli edifici scolastici; il secondo, ma non per importanza, è individuare uno spazio, all’interno dei programmi didattici, di una formazione mirata a far acquisire agli alunni le regole e le norme funzionali alla tutela della persona e alla sicurezza sui posti di lavoro”.

Come al solito, il Segretario UGL non lascia cadere nel vuoto le parole e lancia una proposta al Ministero.

L’attuale responsabile del Dicastero – chiarisce il Segretario – sta mostrando molto attenzione alla vita quotidiana della scuola e, proprio per questo motivo, gli chiediamo di aprire un tavolo. Non di confronto bensì di costruzione. Un tavolo che serva a mappare con precisione le aree d’intervento e di adeguamento degli edifici scolastici; spingere sull’Esecutivo affinché siano stanziati i fondi necessari; perimetrare metodo e contenuto della formazione per la corretta applicazione delle norme sulla sicurezza e un’idonea socializzazione. In tal modo quella che abbiamo definito “Operazione Sicurezza” avrà contorni precisi e definite aree d’intervento. Noi ci siamo, senza preconcetti e idee pindariche, ma con concretezza e con la giusta carica per disegnare una scuola funzionale al domani che il nostro Paese merita”.

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