“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Misiti (Cic): “Le novità in sanità? Tante parole e nessun fatto”

Che il pianeta sanità non debba essere un sistema di lottizzazione e di manifestazione di potere più volte è stato ribadito. E che la sanità debba essere al servizio in modo super partes di quello che è un diritto, un’esigenza di tutta la cittadinanza lo si è più volte detto, ed è stato anche fatto proprio, ma solo a parole, da qualche forza politica, subito smentitasi nei fatti, entrando nel gioco perverso delle ripartizioni e delle spartizioni di denari e di potere. Non si registrano eccezioni. Chiunque vada ad occupare gli scranni del governo, fa a gara per “bruciare” l’avversario politico sul tempo nello scrivere e spedire comunicati stampa con cui si creano aspettative nei cittadini e negli operatori sanitari, salvo, poi, non far seguire fatti concreti. Ben vengano le tanto pubblicizzate novità, delle quali e per le quali tutti noi operatori del pianeta sanità saremmo felici di essere attori coinvolti e fruitori, ma non dispiacerebbe conoscere le tempistiche con le quali le sbandierate notizie diffuse vengono rese esecutive senza ricorrere a proroghe di nessun genere ( Legge Gell/bianco; aggiornamento tariffario prestazioni sanitarie mediche e chirurgiche, rivisitazioni dei LEA, aggiornamento dei contratti, formazione professionale, rivisitazione ed uniformazione su tutto il territorio nazionale delle norme che tutelino gl operatorii sanitari dell’area delle emergenza/urgenza, pagamento delle prestazioni erogate nel periodo Covid e tanto altro)”. Lo afferma in una nota Massimo Misiti, Segretario nazionale del CIC (Collegio italiano dei chirurghi).
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