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A Reggio Calabria il confronto tra i parlamentari eletti. Uil: “Dibattito sui maggiori temi che riguardano il territorio”

Giorno 7 ottobre, alle ore 16, presso l’hotel Excelsior di Reggio Calabria, i parlamentari eletti Giovanni Arruzzolo, Francesco Cannizzaro, Nicola Irto e Tilde Minasi, terranno un confronto pubblico sui maggiori temi e le più importanti criticità che riguardano la provincia di Reggio Calabria, “sui quali, in campagna elettorale, si è avuto solo scarsissimo eco programmatico”.

A renderlo noto è il segretario territoriale della Uil, Nuccio Azzarà.

“L’incontro – si legge nella nota stampa – tra questa Confederazione Sindacale e i Politici eletti ha il senso, chiusa la campagna elettorale, ascoltate le riflessioni sull’esito del voto, preso atto di chi ha registrato il maggior numero di consensi e quindi vinto le elezioni, di evidenziare quanto ciascun parlamentare intenderà fare per il proprio territorio, i percorsi sui quali dovrà assumere impegni di fronte ai cittadini, con quali modalità passare dalle parole ai fatti. S’intende discutere sui maggiori temi che riguardano il nostro territorio. La drammaticità della situazione riguardante la provincia in cui viviamo, il degrado morale, civile e ambientale che colloca la città di Reggio e l’intero hinterland agli ultimi posti nelle classifiche riguardanti la qualità della vita e non solo, impongono un dibattito rispettoso ma serrato, attraverso il quale si vuole porre in essere un richiamo forte su ciò che non risulta fatto, sui ritardi accumulati e quanto, invece, deve essere possibile realizzare per recuperare il gap che si è ingenerato alfine di poter rendere esigibili tali proponimenti. Il Sindacato istituzione che difende interessi diffusi nella società, riguardanti sia i lavoratori che i cittadini ritiene che la politica non possa esimersi dal comunicare confrontandosi pubblicamente su quali siano i programmi, le scelte strategiche e il modus operandi attraverso cui si possano rendere fruibili i diritti costituzionali a tutt’oggi negati ad un’intera comunità. Una classe dirigente oltre a porsi obiettivi di riscatto ed emancipazione dal bisogno per la propria gente, teoricamente, deve dimostrare sul campo di saperli raggiungere in modo incontrovertibile. Evidentemente si ha la consapevolezza che non si può più concedere tempo ad alcuno, adesso più che mai è il tempo del fare e il più velocemente possibile”.

 

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