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“La cardiologia del presente”, a Cosenza un convegno di due giorni

Si svolgerà il 23 e 24 settembre il Congresso “ La cardiologia del presente” di cui è Responsabile scientifico il Direttore della UOC di Cardiologia-UTIC dell’Annunziata Francesco De Rosa, rivolto alla classe medica ed infermieristica.

Sei sessioni di approfondimento tematico, con la partecipazione di 40 cardiologi, tra relatori e moderatori, provenienti da vari Centri cardiologici regionali e nazionali, che si confronteranno sulle più recenti acquisizioni diagnostico-terapeutiche della cardiologia: scompenso cardiaco, aritmologia, sincope, le nuove frontiere della cardiologia interventista, rischio clinico e telemedicina.

L’incontro scientifico, a cui sono stati assegnati 9 crediti ECM, si svolgerà nel Palazzo della Provincia venerdì pomeriggio, con inizio alle ore 15, e sabato mattina con inizio alle ore 8.30.

Tra gli argomenti di punta due Letture magistrali: “La rivoluzione della terapia percutanea delle valvole cardiache” del prof Ciro Indolfi, professore Ordinario di Cardiologia, Direttore dell’Unità Operativa complessa di Cardiologia – Emodinamica – UTIC e “Le nuove frontiere dell’Aritmologia interventistica” del prof. Carlo Pappone Professore Ordinario di Cardiologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano nonché Direttore del Dipartimento Aritmologia IRCCS Policlinico San Donato.

L’ evoluzione continua delle conoscenze scientifiche – ha dichiarato il dr Francesco De Rosa, direttore della UOC Cardiologia e UTIC dell’Annunziata e responsabile scientifico del Congresso – impone un periodico confronto della classe medica ed infermieristica, peraltro sospeso nel recente periodo Covid. Abbiamo quindi inteso riaprire un dibattito scientifico che sicuramente arricchirà le nostre conoscenze con positivi riflessi sulla cura dei nostri pazienti”.

La medicina ha il dovere – ha dichiarato il Commissario Straordinario dr Gianfranco Filippelli – di cogliere le opportunità del progresso scientifico e le sfide dei nuovi accessi alle cure, messi a disposizione dalla tecnologia e dalla telemedicina. La pandemia ha imposto nuove e alternative modalità di cura e di confronto e aggiornamento scientifico, ma la Cardiologia di Cosenza ha dimostrato di sapere stare al passo anche con le contingenze restrittive del periodo pandemico, diventando un importante presidio di riferimento per la cura avanzata delle patologie cardiache”.

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