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“Armonie d’Arte Festival”: suggestivi e di grande impatto gli eventi svoltisi a Taverna (CZ)

Suggestivi e di grande impatto gli eventi svoltisi a Taverna per Armonie d’Arte. Il Festival ideato e diretto da Chiara Giordano, come è noto, per la sua XXII edizione ha avuto una straordinaria connotazione itinerante e, oltre al suo palcoscenico principale al Parco archeologico di Scolacium a Borgia, ha spaziato tra Catanzaro, Serra San Bruno, Montauro, Tropea e anche Taverna, patria di Mattia Preti, luogo di particolare valore storico e paesaggistico.

Nel chiostro del Complesso monumentale del Palazzo San Domenico di Taverna si sono susseguiti appuntamenti di grande pregio, tra musica e teatro, con il meglio dello scenario nazionale ed internazionale ed un occhio di sostegno per gli artisti calabresi.

Un’esecuzione da incisione quella della Cappella Neapolitana – costituito da strumentisti e cantanti specializzati nel repertorio musicale napoletano antico e tra i massimi esecutori al mondo – che ha riportato indietro le lancette del tempo di 4 secoli con un rigore filologico e nel contempo una sapienza contemporanea senza uguali e che testimonia il profilo internazionale più blasonato dell’ensemble diretto e fondato da Toni Florio, che con questo lavoro ha portato per la prima volta in scena il più antico intermezzo comico della storia della musica. 

E, poi, l’Inferno dantesco di Chiara Guidi con “Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia”. La Guidi, una delle figure più interessanti del teatro italiano, ha letteralmente incantato i presenti con un’interpretazione dei versi che diventavano via via magma non solo di senso ma anche di suono vocale  che si aggiungeva a quelli prodotti con un contrappunto serrato sorprendente da Francesco Guerri.

A seguire, nella stessa serata, un concerto della Mediterranea Sinfonietta, compagine di musicisti calabresi di bel talento e che stanno scommettendo sulla permanenza nella propria terra, diretti da Marco Codamo che ha proposto un programma brillante e coraggioso di tutto Mozart con solista Marika Franchino.

Particolare, poi, l’ultimo spettacolo “Na vota c’era”, in collaborazione con Primavera dei Teatri: dittico calabrese  ovvero riscrittura originale da Letterio di Francia, di e con Dario De Luca. Uno spettacolo coinvolgente, lieve e profondo insieme, da godere con sorriso e ricordare con riflessione, con una trascrizione magistrale tra sound classico, popolare, ed elettronico.

Un primo esperimentom quello tavernese di Armonie d’Arte – ha evidenziato Giordano – che ha confermato tutto il valore e le potenzialità del luogo  e, nel contempo, ha evidenziato tutto il lavoro da fare per abituare il pubblico a pensare a Taverna come luogo non solo di Mattia Preti ma anche di performance contemporanee.”

Siamo molto soddisfatti di questa sinergia creatasi con il Festival – ha sottolineato il sindaco di Taverna, Sebastiano Tarantino – Si è trattata di una collaborazione e coproduzione con il progetto “Cultura e Natura non solo una rima / Micro Festival prima edizione” del Comune che ho l’onore di guidare. Vogliamo portare avanti la promozione delle bellezze artistiche di questo borgo ma anche quelle naturalistiche e ambientali. Un’importante vetrina per Taverna ed è sicuramente l’inizio di un proficuo percorso con Armonie d’Arte.”

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