Grande successo di pubblico per la “prima” di Graecalis -“Il vento della parola antica”, edizione 2022 della oramai nota rassegna di teatro classico che ha debuttato il 24 Luglio a Vibo Valentia.
Nella incantevole cornice del chiostro del Castello di Vibo, sede del Museo Archeologico provinciale “Capialbi”, GRAECALIS ha inaugurato la sua nona edizione, portando in scena la tragedia “Agamennone” di Vittorio Alfieri.
Un “sold out” che ha sancito il ritorno dal vivo della Compagnia, presieduta da Anna Melania Corrado, e che ha riportato la magia del teatro dal vivo dopo i difficili anni e ostacoli provocati dalla pandemia.
Un evento fortemente voluto dalla direzione del Museo Archeologico, guidato dal dott. Maurizio Cannatà, che con lungimiranza e grande sensibilità artistica ha proposto un intero cartellone artistico ambientato nel suggestivo scenario del Castello, fiore all’occhiello del patrimonio archeologico vibonese.
Grande collaborazione anche da parte del Comune, nella persona del sindaco Maria Limardo e dell’Assessore alla Cultura Antonella Tripodi, che hanno subito accettato la proposta di sostenere in modo fattivo la realizzazione del ricco cartellone in programma.
Grande partecipazione da parte delle autorità locali, segno dell’interesse suscitato dalla proposta artistica elaborata, ma soprattutto forte l’interesse del pubblico per una tragedia innovativa, intima, suggestiva e lontana dai canoni e dagli schemi tipici dell’opera classica.
“Agamennone” di Vittorio Alfieri, nella riscrittura del prof. Luigi La Rosa -autore della Compagnia- e con la sapiente e acuta regia di Salvatore Venuto, ha portato in scena un dramma borghese con i temi e i personaggi del Mito, immergendoli tuttavia in una quotidianità e una naturalezza che è quasi contemporanea al pubblico.
Venuto, nella doppia veste di regista e attore, ha vestito i panni di Egisto, cugino di Agamennone (Paolo Formoso) e amante di Clitennestra (Marta Parise): ad animarlo, il forte odio verso il cugino e il desiderio di vendetta, dissimulato abilmente da modi dimessi e accomodanti. A intuire la reale natura dell’uomo, è solo Elettra (Mariarita Albanese) figlia di Agamennone e Clitennestra e animata dal desiderio di difendere la serenità della propria famiglia, non riuscendo tuttavia ad allontanare l’ombra del delitto che compirà la madre, accecata d’amore per Egisto.
Una prova attoriale corale, di grande maturità da parte di tutti gli interpreti e che adesso si propongono a portare in scena giorno 27 Luglio a Catanzaro, la “casa” di Graecalis per l’unica data catanzarese in programma.
Successivamente, gli impegni di Graecalis si sposteranno nuovamente su Vibo: ben cinque le date previste tra Agosto e Settembre, due spettacoli e tre recital gratuiti e aperti al pubblico incentrati sulle tematiche della tragedia classica.