“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Laghi alla Casa della Salute di Lungro: non si ferma il tour per toccare con mano i problemi della sanità

Carenza di personale e rischi conseguenti dietro l’angolo, erodono dall’interno la sanità calabrese. E’ questo che emerge nel corso di un nuovo sopralluogo del consigliere regionale Ferdinando Laghi che, dopo gli ospedali del tirreno, Praia a Mare per ultimo, ha fatto tappa a Lungro.

Il capogruppo in Consiglio regionale di “De Magistris Presidente” ha incontrato operatori sanitari e degenti insieme al sindaco della cittadina, Carmine Ferraro, con cui Laghi ha visitato l’intero edificio ospedaliero. Un edificio enorme, che ha visto ben altri tempi e svolto tante, apprezzate e ben diverse funzioni.

“Sto continuando a girare la Calabria per ascoltare ed interloquire con operatori sanitari, pazienti e istituzioni – ha dichiarato Laghi. Molti presìdi sanitari, come quello di Lungro, sono di fondamentale importanza per le popolazioni locali, eppure non vengono assolutamente valorizzati per come dovrebbero. Non necessariamente con attribuzioni di attività e funzioni che ormai risultano per tanti motivi improponibili. Ma, almeno, dando un senso e un contenuto a termini come Casa della Salute, che finora, in Calabria, ha significato “chiudiamo l’ospedale e non mettiamo niente al suo posto!”. E raccordando, questi presìdi con gli spoke di riferimento, nel caso di Lungro quello di Castrovillari, a loro volta da rendere degni e adeguati ad un titolo –  quello di “spoke” – che ormai è solo sulla carta. Solo così si può dare al territorio una grande e concreta risposta di salute oltre a impedire gli incredibili e ingestibili affollamenti che rendono ormai invivibili i Pronto Soccorso degli spoke e ancor più quelli degli ospedali hub regionali- Cosenza, Catanzaro, Reggio”.

“Per Lungro non si tratta, perciò di rilanciare l’idea di un ennesimo e impossibile ospedale, ma piuttosto di dotarsi di un presidio, casa o ospedale di comunità che sia – ha concluso Laghi – che non sia una scatola vuota, che offra servizi continuativi e adeguati e che sia opportunamente raccordato con lo spoke di Castrovillari”.

“La gente di questo territorio ha bisogno di risposte – ha dichiarato, da parte sua, il primo cittadino di Lungro, Carmine Ferraro – e noi, con la politica, dobbiamo darle. E’ da anni che stiamo lottando per cercare di ovviare alle tante difficoltà di questo ospedale: una struttura che rischia la chiusura, cosa che arrecherebbe un danno gravissimo non solo alla gente di Lungro ma di tutto il circondario. E’ necessario ripartire garantendo quello che già esiste, da un lato, e, dall’altro, rilanciare questa bellissima struttura, dando continuità e qualità alle prestazioni offerte, anche attraverso adeguati collegamenti con lo spoke di riferimento”.

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