“Nessuno può essere libero se costretto ad essere simile agli altri” - Oscar Wilde
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A San Giovanni in Fiore la IV edizione della “Festa dei Popoli”

A San Giovanni in Fiore, si è svolta ieri, sabato 13 settembre 2025, con grande partecipazione,  la

IV edizione della  “Festa dei Popoli”, evento promosso ed organizzato dall’associazione Donne e

Diritti. La serata ha celebrato l’importanza e la ricchezza   dell’incontro tra culture , storie, tradizioni

diverse, trasformando il paese montano in un simbolo di accoglienza e solidarietà, all’insegna della

fratellanza, della  pace e della convivenza.

L’iniziativa, aperta a tutti, nasce con l’obiettivo di promuovere percorsi di inclusione, scambio e

collaborazione, favorendo l’inserimento attivo e partecipato delle diverse comunità di stranieri

presenti nella comunità. Al centro del processo ci sono gli individui, la valorizzazione delle

differenze culturali e il rafforzamento del senso di appartenenza al territorio di nascita o di vita.

Questa festa rappresenta l’essenza di una comunità che si riconosce nella diversità come ricchezza e

nella partecipazione come strumento di coesione,  una vera e propria festa interculturale, uno spazio

di scambio e conoscenza reciproca pensato per raccontare mondi e tradizioni differenti attraverso

degustazioni dei piatti tipici,  musica, momenti conviviali d’incontro e scambio di storie.

La serata ha visto una calorosa partecipazione di numerose comunità, tra cui quelle provenienti da

Marocco, Cina, Slovacchia, Romania, Francia, Germania, Italia.

Il piazzale del Centro antiviolenza era gremito e un forte applauso si è sentito quando la presidente

di Donne e Diritti, Stefania Fratto, ha ricordato il genocidio di Gaza e ha spiegato che per costruire

la   pace   bisogna   abbattere   le   barriere   tra   i   popoli,   bisogna   costruire   ponti   e   non   muri   e   che

l’accoglienza dei migranti, nelle aree interne come San Giovanni in Fiore, è anche un fenomeno

sociale,   una leva essenziale, contro lo spopolamento . Lo dimostrano le molte scuole che  restano

aperte e  le classi che  continuano a formarsi anche grazie ai bambini e ai giovani immigrati.

Ieri una lunga tavola, imbandita  con pasta patate e cotiche, cus cus, nuvolette di drago cinesi ( 虾 片 ,

xiā piàn ) , insalata russa, gatò francese( hachi parmentier),  insalata tedesca ( spatzle) , thè nero,  ha

permesso ai presenti di compiere un vero e proprio viaggio tra i sapori del mondo.

Tutti concordi  nel  gridare che : ”  chi vuole la pace, prepara la pace “!​

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