“La situazione dei rifiuti industriali a Crotone legati alle attività di bonifica dell’ex area Pertusola da parte di Eni Rewind è estremamente complessa e ha suscitato ampio dibattito tra istituzioni, cittadini e associazioni ambientaliste. La bonifica è uno dei più complessi interventi ambientali in Italia, all’interno del Sito di Interesse Nazionale (SIN) Crotone-Cassano-Cerchiara. L’area è stata contaminata da decenni di attività industriali (zinco, fertilizzanti) condotte da Pertusola Sud e Montedison. Eni Rewind, società ambientale del gruppo Eni, ha ereditato la responsabilità della bonifica come proprietaria delle aree. Bisogna rimuovere circa 1 milione di tonnellate di rifiuti, tra cui: 500.000 tonnellate non pericolose,360.000 tonnellate pericolose,50.000 tonnellate contenenti TENORM,100.000 tonnellate con TENORM + amianto. Il vincolo regionale (PAUR) vieta lo smaltimento dei rifiuti pericolosi in Calabria, costringendo Eni a esportarli in Svezia e altri paesi e il Ministero dell’Ambiente ha chiesto la modifica del PAUR per consentire l’uso della discarica di Columbra, a soli 5 km dal sito. Nel frattempo la Sovreco s.p.a. ha presentato alla Regione Calabria un piano di gestione operativa del mese di Marzo 2025 per la discarica per rifiuti pericolosi e non D.D.G. n. 17770 del 13/11/2008 e SS.MM.II. riesame/rinnovo del 11/05/2020 adeguamento al Dlgs 121/2020 e ss.mm.ii. .Vi è di più comunica alla Regione Calabria, una volumetria residua di rifiuti pericolosi e non di 512.484,00 mc e di 238.105,00 mc di rifiuti non pericolosi. Al di là se il conferimento rifiuti dell’Eni verranno autorizzati nella discarica di Columbra, rimane il dato che se la Regione Calabria autorizzerà la discarica della Sovreco spa, la città di Crotone diventerà la pattumiera d’Italia di rifiuti pericolosi. Il sindaco Voce non si volti dall’altra parte”.
Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati, Maximiliano Granata .