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Francesco Bevilacqua annuncia la conclusione del Festival delle Erranze e della Filoxenia

Per anni il comprensorio dei monti Reventino Mancuso è stato protagonista di una vitale ed interessante iniziativa culturale, il Festival delle Erranze e della Filoxenia, che molti ricorderanno per i ricchi cartelloni estivi, con eventi anche originali come le immersioni eco-sensoriali in foresta, i concerti per i luoghi, le interviste a tante persone di successo che hanno deciso di restare, tornare o approdare in Calabria, il “presepe vissuto” del Reventino.L’avvocato Francesco Bevilacqua, ideatore ed animatore del Festival, dopo otto anni, comunica di volerne lasciare ilcoordinamento, ma assicura che continuerà il suo impegno come volontario affinché alcuni eventi, divenuti ormai classici, si continuino ad organizzare magari da parte di singoli comuni o associazioni, piuttosto che su base comprensoriale, che era la caratteristica essenziale del Festival.
Nella compagine delle associazioni che organizzavano gli aventi del festival ricordiamo, da ultime, le proloco di Platania e di Serrastretta, l’Antico Mulino delle Fate, I Briganti del Mancuso, Conflenti Trekking, L’Associazione Cammino di Gioacchino da Fiore, Edrevia. Mentre i comuni toccati dai vari eventi sono stati Platania, Serrastretta, Decollatura, Carlopoli, Soveria Mannelli, Motta Santa Lucia, Conflenti, Falerna, Nocera Terinese, Martirano Lombardo. Tutti gli eventi del festival, sia quelli estivi che gli altri del prolungamento invernale, hanno registrato grandi successi, raccogliendo centinaia di persone per ogni iniziativa e addirittura migliaia per “il presepe vissuto” del Reventino.
In un comunicato, l’avvocato Bevilacqua spiega i motivi della sua decisione. Si dichiara convinto che la funzione comprensoriale del Festival, che per lui era essenziale per tenere insieme un’area con grandi potenzialità come quella del Reventino, sia venuta meno e che i singoli comuni preferiscano organizzare singoli festival locali, anche per poter accedere ai bandi regionali (mentre, ricordiamo, il Festival delle Erranze e della Filoxenia era interamente auto-finanziato). Inoltre, ha sottolineato Bevilacqua, ci si dovrebbe ora rivolgere ad altri traguardi: cercare di ottenere una collaborazione strutturale fra i comuni dell’area se non addirittura ad una unione, per realizzare economie nei servizi degli enti e superare i campanili; creare un’area protetta sui monti Mancuso, Reventino e Condrò; produrre un incubatore di concrete attività culturali ed economiche che arginino lo spopolamento.
L’avvocato Bevilacqua conclude rassicurando che i principali eventi che erano ormai diventati classici per il Festival si rifaranno anche questa estate ma in contesti organizzativi diversi, che i rapporti fra le associazioni sono ottimi e che lui si batterà sempre per il bene di un comprensorio che è strategico in Calabria.

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