“Tra interessi di mora accettati senza alcuna contrattazione, come quelli maturati per le bollette mai pagate, spese non contabilizzate correttamente come il concerto di Max Pezzali o, ancora, debiti nascosti, come quelli per la tassa rifiuti, quella che emerge dalle carte finanziarie del Comune di Corigliano-Rossano è una situazione economico-finanziaria assai complessa, di cui sono spia l’anticipazione di tesoreria arrivata a luglio 2024 ad oltre 7,5 milioni su 9 milioni di affidamento e la difficoltà di riscossione dei tributi che pare si arresti al 12% sui residui (circa 14 milioni su 120). Quasi 15 milioni di euro sono quelli di cui dovrà occuparsi la magistratura contabile, con gravissime ripercussioni per i cittadini che alla fine dovranno pagare le conseguenze delle politiche scellerate dell’Esecutivo Stasi”.
Sono, questi, in estrema sintesi alcuni dei dati principali contenuti nella denuncia dettagliata, motivata nelle 13 pagine della relazione illustrata anche a nome del gruppo consiliare di opposizione da Pasqualina Straface, nel corso del suo intervento nel consiglio comunale odierno convocato per l’approvazione del bilancio di assestamento e verifica della permanenza deli equilibri.
Nel documento depositato all’Ufficio di Presidenza ed al Segretario Generale, la Straface ha esposto “le gravissime omissioni relative agli atti gestionali prodotti dall’Amministrazione Comunale, presentando un quadro allarmante della situazione finanziaria dell’ente”.
“Parte oggi – ha aggiunto – quella che noi abbiamo sempre indicato, motivato e annunciato come operazione verità sulla gravissima ed intollerabile opacità dei numeri, anzi sulla plateale falsità dei dati contenuti nei principali atti contabili prodotti da questa amministrazione comunale, ieri e oggi. Inizia concretamente adesso in quest’aula quell’operazione trasparenza che replicheremo in tutte le occasioni necessarie per potare luce su quelle che sono purtroppo vere e proprie manomissioni irresponsabili della contabilità, per svelare maldestri artifici ed equivoci forzati su numeri che si vorrebbero confondere, su operazioni che si è tentato di camuffare e soprattutto su debiti che si è tentato di occultare.
Quello che abbiamo scoperto e che oggi rendicontiamo in quest’aula ed alla città rappresenta non soltanto una violazione palese delle norme contabili e di tutto quanto previsto dal Testo Unico degli Enti Locali, non soltanto un’umiliazione gigantesca del principio costituzionale di buon andamento ed imparzialità dell’amministrazione pubblica ma un’offesa inaccettabile alla dignità delle istituzioni democratiche”.
Uno dei punti critici riguarda, in particolare, un accordo fittizio con Banca Sistema per il pagamento di debiti derivanti da consumi elettrici non pagati negli anni 2020-2022 per circa 3,6 milioni di euro. Nel documento emerge l’onerosità degli interessi, che hanno raggiunto circa 1,1 milioni di euro, praticamente un terzo rispetto al debito originario, aggravando ulteriormente il carico finanziario del Comune e violando le normative vigenti. Siamo di fronte ad una lievitazione di costi inutili – ha sottolineato – derivante dal fatto che il Comune ha accettato supinamente la pseudo transazione senza la minima contrattazione.
A questo si aggiunge la sottoscrizione di diverse transazioni studiate scientificamente per evitare il riconoscimento formale come debiti fuori bilancio. Stiamo parlando di quasi 10 milioni di euro fatti passare come false transazioni, perché transazioni non sono più, solo ed esclusivamente per bypassare l’obbligo di trasmissione dei debiti fuori bilancio alla Corte dei Conti.
È stata messa in atto – ha detto – una vera e propria elusione sistematica delle regole finanziarie. Simulazioni e falsità orchestrate solo per eludere il controllo della magistratura contabile alla quale, adesso, trasmetteremo tutto noi
La gestione delle bollette elettriche per l’anno 2023, inoltre, per un totale di 1,5 milioni di euro, è stata impropriamente imputata sul bilancio del 2024. Questo – ha scandito la Straface – ha determinato che quelle cifre non venissero riconosciute come debiti extra bilancio, compromettendo gli equilibri economico-finanziari e aumentando i costi a lungo termine a causa della persistente morosità.
E poi c’è il Concerto di Capodanno che – ha spiegato – ci lascia anch’esso una situazione di cassa inedita. La gestione dei fondi per l’esibizione di Max Pezzali è costata circa 350 mila euro ed i costi sono stati suddivisi irregolarmente tra i bilanci del 2023 e del 2024 senza le dovute autorizzazioni. Probabilmente Sindaco, assessori e dirigenti avranno pensato che, trattandosi di un concerto tra la notte tra il vecchio e il nuovo anno, potessero utilizzare questo singolare metodo di assegnazione ai diversi esercizi.
Siamo – ha continuato – alla barbarie contabile amministrativa. Anche perché, queste spese non necessarie e non urgenti sono state imputate non solo con grave irregolarità procedurale ma probabilmente hanno compromesso, considerate le difficoltà di cassa, anche l’erogazione di qualche altro servizio essenziale”.
Straface, infine, ha segnalato un debito, di oltre 7 milioni di euro, “di cui l’opinione pubblica negli ultimi mesi aveva perso traccia”. Si tratta del m”ancato pagamento del corrispettivo all’Autorità di Gestione Regionale per lo smaltimento dei rifiuti. Siamo di fronte ad un altro buco enorme che – ribadisce – fa di Corigliano-Rossano il comune più esposto della Provincia di Cosenza”.
“L’insieme di questi debiti e di queste irregolarità amministrative – ha chiarito la consigliera – ha prodotto una documentazione contabile fondamentalmente inattendibile, influenzando negativamente le previsioni di bilancio del 2024 e il conto consuntivo del 2023. Ecco perché ci rivolgeremo con urgenza alla magistratura contabile e penale per perseguire le responsabilità ravvisabili in questi atti omissivi e commissivi, nel solo interesse dei cittadini ed a tutela dell’Assise Civica che in questi anni è stata totalmente estromessa, offesa ed umiliata.
È questo il ruolo e la funzione democratica di controllo ed anche di indirizzo sulla spesa pubblica e sulla tenuta corretta delle finanze pubbliche che noi vogliamo esercitare e che continueremo ad esercitare – ha concluso la Straface – nel rispetto della trasparenza amministrativa, della tutela della legalità, del buon senso nell’utilizzo delle risorse di tutti e del mandato democratico affidatoci da una parte importante della Città che non condivideva ieri e che non condivide oggi questo modo scellerato di mal governare la cosa pubblica come se fossa cosa propria”.