“Pochi possono dirsi: “Sono qui”. La gente si cerca nel passato e si vede nel futuro” - Georges Braque
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Reggio, i suoni della Reghion Jazz Orchestra colorano l’Istituto “Catanoso- De Gasperi”

L’irresistibile ritmo del jazz approda a scuola e con il suo incedere febbrile conquista anche una giovanissima platea. Uno strepitoso successo, quello siglato dalla Reghion Jazz Orchestra che, ieri mattina, si è esibita all’Istituto “Catanoso- De Gasperi” in occasione dell’International jazz day 2024. Marco Suraci, Demetrio Fortugno, Domenico Cariddi e Alessandro Monorchio (sax); Antonino Berlingieri e Rosario Carbone (trombe); Fausto Miglioresi, Antonello Pensabene (tromboni); Antonio Fiume (piano), Francesco Alampi (chitarra), Antonino Scopelliti (basso), Federico Placanica (batteria) e Cristina Larizza (voce) i tredici elementi della band, nata nel 2019, con l’intento di diffondere il Jazz Orchestrale, attingendo dalle potenzialità musicali del territorio nostrano.

‹‹Il jazz è un genere che ha abbattuto le barriere razziali. È importante a scuola perché vi fa capire che la musica in generale vi aiuta a socializzare e ad abbattere le diversità che ci sono tra di voi, di carattere, di impostazione, di estrazione sociale – spiega agli studenti Marco Suraci, fondatore del combo assieme a Demetrio Fortugno – Noi oggi ci nutriamo di quello che la radio, la televisione, i canali social passano. L’orecchio è abituato ad altre sonorità. Il jazz soffre questa realtà e voi ragazzi non siete invitati ad ascoltare questo tipo di musica. Tutto diventa più consonante se c’è un’abitudine e un’educazione all’ascolto di qualsiasi genere››. Molteplici striature sonore invadono i cuori dei più piccini con un zrepertorio suadente e variegato, spaziando da “Fever” di Eddie Cooley e Otis Blackwell, portato alla ribalta, nel 1956, da Little Willie John alla briosa “The girl from Ipanema”, dal brano strumentale “A little blues please” a “Makin’ Whoopee”, resa celebre da Ella Fitzgerald e a “At last”, eseguita in un’inedita versione swing. Un’intensità corale che s’innesta sull’incontro tra solidi e differenti background, veicolando il messaggio di come la musica sia congiuntamente passione, impegno e dedizione. Un’occasione preziosa per i giovani studenti dell’Istituto reggino, protagonisti anche di un workshop che si è focalizzato su un breve excursus sulla storia del jazz, sui generi principali del blues e dello swing e sull’improvvisazione. ‹‹Ringrazio di cuore i musicisti per averci omaggiato con questa bellissima iniziativa – dichiara dal palco il Prof. Marco Geria, Dirigente scolastico dell’Istituto “Catanoso- De Gasperi”- La vostra presenza a scuola dà tanta carica ai nostri ragazzi, specialmente agli studenti che frequentano le lezioni di strumento musicale››.

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