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Parte da Corigliano Rossano la mobilitazione regionale contro il piano di dimensionamento scolastico: in migliaia alla manifestazione “La scuola giusta per la Calabria”

Grande partecipazione, migliaia tra studenti, personale scolastico e famiglie sono scesi in piazza, oggi per partecipare alla manifestazione “La scuola giusta per la Calabria”, organizzata dall’amministrazione comunale in accordo con le dirigenze scolastiche, le sigle sindacali e forze sociali, per dire no al piano sul dimensionamento scolastico, verso il quale il sindaco ha annunciato di essere pronto a ricorrere a qualsiasi strumento di carattere legale in quanto ritiene che le scelte fatte non siano coerenti con le linee guida regionali.

«In questa giornata bellissima, di orgoglio e di dignità, le bandiere sono state rappresentate dai cartelloni colorati preparati dalle scuole di tutta la città, unita – dichiarato il sindaco Flavio Stasi – Ho camminato insieme a famiglie, studenti, personale scolastico, dirigenti, forze sindacali e sociali, non indossando una casacca di parte, ma indossando la fascia tricolore. Ogni criterio é discutibile, ma questa proposta di dimensionamento scolastico non si può discutere. Non finché impone a Corigliano-Rossano la soppressione di autonomie con mille iscritti mentre altrove vengono salvaguardate autonomie con poche centinaia di iscritti. Non finché permarrà incoerenza, iniquità, irrazionalità. Non so e credo che interessi poco se siano state delle sviste titaniche o se si siano fatti ragionamenti (impronunciabili) di altro tipo sulla pelle della comunità. Semplicemente é stato uno sbaglio che la città non accetterà mai e deve essere corretto.

«Inutile tentante di confondere le acque, di fingere che vada tutto bene o di aspettare che passi, perché non passerà – ha continuato il primo cittadino – La manifestazione di oggi è un appello aperto, trasparente, civile, così sereno e forte da non aver bisogno nemmeno di un accenno polemico: tutte le istituzioni competenti hanno il dovere di fermare le chiacchiere e lavorare per fermare o cambiare radicalmente il Piano. I tempi ed i terreni per indossare le casacche sono altri e noi siamo pronti a confrontarci per raggiungere l’obiettivo comune».

«Grazie agli studenti, ai docenti, al personale ATA, ai dirigenti, alle famiglie, ai rappresentanti delle istituzionali, ai rappresentanti sindacali e di categoria, al sindaco di Longobucco, a tutte le famiglie per aver partecipato e alle Forze dell’Ordine per il lavoro scolto – conclude Stasi – Auspico che l’appello della città trovi ascolto e che quella di oggi sia l’ultima manifestazione sul tema. In caso contrario, sarà solo la prima».

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