“Nella giornata di ieri ci è stata comunicata la rinuncia da parte di Enel al progetto sperimentale per la produzione di idrogeno da Fonti Energetiche Rinnovabili previsto per il sito di Corigliano Rossano, oltre che per il sito di La Spezia interessato da analoga progettualità.
Lo ricordiamo Enel, in partenariato con il Comune e l’Università della Calabria, aveva presentato un progetto al quale era stato assegnato un contributo pubblico di 15 milioni di euro a valere sui bandi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Come OO. SS eravamo stati i primi ad avanzare una proposta in questa direzione per l’impianto di contrada Cutura ed avevamo ritenuto il progetto una novità positiva per il territorio.
Riteniamo tale rinuncia un fatto grave, una scelta che non comprendiamo perché’ l’idrogeno è una delle opzioni che il nostro paese ha messo al centro della sua strategia energetica. Una rinuncia motivata da ragioni economiche, per una presunta non convenienza, adottata non solo per Corigliano Rossano, ma anche per l’impianto di La Spezia.
Con la scelta di dire no all’idrogeno viene ad essere spento anche l’ultimo barlume di speranza per la valorizzazione a fini produttivi del sito, dopo tanti fallimenti, sacrificando tutto sull’altare di presunte risultanze economiche.
Pertanto riteniamo non più rinviabile un confronto fra il nuovo vertice di Enel, le scriventi OO.SS. e le Istituzioni, per valutare se è possibile disegnare un futuro per un impianto che ha contributo allo sviluppo del territorio.
In caso contrario, si proseguano le attività di demolizione e smantellamento, con un cronoprogramma stringente, riconsegnando alla città un’area cerniera e baricentrica, sulla quale poter allocare servizi di area vasta.
L’invito che rivolgiamo a tutti è quello di tenere fuori il futuro del sito dalle diatribe elettorali che a noi non interessano, lavorando a tutela degli interessi di questo territorio”. Lo affermano in una nota i Sindacati Cgil, Cisl e Uil.