La II Commissione consiliare (Affari istituzionali, città metropolitana e decentramento, controllo enti partecipati, sicurezza e legalità), presieduta da Giuseppe Marino, prosegue spedita nel percorso sul decentramento amministrativo che porterà all’istituzione di cinque nuove Circoscrizioni – rispondenti alla soglia di 30.000 abitanti ciascuna stabilita dalla legge in materia – nell’ambito territoriale del Comune di Reggio Calabria. Nel corso dell’ultima seduta, presenti la segretaria generale Antonia Criaco, la dirigente Iolanda Mauro e la funzionaria Sara D’Elia, oltre che diversi cittadini e rappresentanti di comitati di quartiere, dopo l’introduzione del presidente dell’organismo consiliare e del consigliere delegato Giuseppe Giordano, si è svolta l’audizione del sindaco, Giuseppe Falcomatà, che ha confermato la volontà dell’Amministrazione comunale di procedere nell’iter con celerità ma mantenendo l’accuratezza che ha fin qui contraddistinto il lavoro dell’organismo consiliare.
«C’è orgoglio e soddisfazione – ha esordito il primo cittadino – perché si sta raggiungendo un altro degli obiettivi di mandato fissato nelle linee programmatiche del 2020. Le Circoscrizioni rappresentano un punto di riferimento sia per i cittadini che per l’Amministrazione, dunque non è stato facile in questi anni amministrare senza queste realtà che ora, con i necessari adeguamenti normativi, consentiranno di riavviare un dialogo più stretto con le comunità. La proposta che si sta discutendo in Commissione è la migliore possibile, risponde a una coerenza territoriale e non presuppone una suddivisione solo di carattere geografico. Com’è noto – ha aggiunto il sindaco Falcomatà – veniamo fuori da un piano di riequilibrio finanziario “lacrime e sangue”, dunque c’è anche l’esigenza di mantenere i conti in ordine prevedendo una fase di transizione». Il primo cittadino ha inoltre osservato che le Circoscrizioni «rappresentano una “palestra” politica importante e certamente immetteranno nuova linfa nella classe dirigente cittadina», auspicando che «l’iter si possa concludere nel più breve tempo possibile» e ringraziando i comitati di quartiere «che in questi anni hanno in qualche modo sopperito all’assenza delle circoscrizioni».
Sul tema della sostenibilità economico-finanziaria è tornato il consigliere delegato Giordano che, coordinando gli uffici preposti, si è occupato in questi mesi del progetto di decentramento e di tutti gli atti necessari per concretizzare il percorso di decentramento amministrativo. «Era stato prospettato – ha chiarito Giordano – di fare partire le Circoscrizioni nel pieno delle condizioni di esercizio tra il 2027 e il 2028 perché in quel momento si libereranno per l’Amministrazione risorse economiche importanti grazie all’estinzione di un corposo mutuo. Ma in risposta a un quesito elaborato dal Comune, di concerto con la Prefettura, il Viminale ha specificato che c’è l’obbligo, derivante dalla modifica dell’art. 17 del Tuel, di istituire le Circoscrizioni e di procedere alle elezioni degli organismi in contemporaneità con le Comunali. In merito, tra le diverse ipotesi che abbiamo elaborato – ha aggiunto il consigliere delegato – c’è quella di una partenza con costi ridotti in termini di organizzazione dei servizi e anche rispetto alle indennità degli organi elettivi delle Circoscrizioni. Superato il primo biennio, si potrà andare a regime rispetto all’organizzazione e all’erogazione di tutti i servizi previsti dal progetto di decentramento, e l’Amministrazione potrà procedere all’adeguamento delle stesse indennità. Realizzare il decentramento rappresenta un investimento strategico per stimolare la partecipazione diretta alla vita istituzionale ma soprattutto per migliorare la vita della comunità».
Il presidente della II Commissione, rimarcando il «passaggio storico» e l’importanza del «contributo di tutte le forze politiche», ha dal canto suo ricordato che «il decentramento si attua con strumenti multilivello, è dunque necessaria la partecipazione dei cittadini attraverso i comitati di quartiere». Marino ha inoltre osservato che per concretizzare «la fase di startup è in atto un lavoro enorme e appassionato che punta a rivitalizzare democraticamente le comunità, specie quelle periferiche».
Condivisione è stata manifestata dal consigliere Federico Milia, che ha espresso l’augurio che «l’iter venga portato a termine nel tempo più breve possibile» e si è dichiarato «soddisfatto per un percorso che porterà la città a ridotarsi di uno strumento fondamentale di partecipazione».
In conclusione, il consigliere Giordano ha delineato «una road map che deve essere rapida, perché oltre all’approvazione degli atti in Commissione, e poi in Consiglio, c’è da portare avanti da parte degli uffici un’attività articolata e complessa, come la revisione delle sezioni elettorali e l’intera preparazione amministrativa di tutto quello che riguarderà di fatto la vita dei nuovi organismi, che saranno realtà diverse e più strutturate delle vecchie». È dunque «importante», ha concluso Giordano, che si proceda con continuità «mettendo a fuoco il tema finanziario, quindi la scelta per la definizione della prima fase, attraverso il confronto diretto con il settore Economico finanziario dell’ente, per poi procedere nell’arco di due o tre sedute della Commissione, e quindi in Consiglio, alla trattazione e alla votazione degli atti, ovvero la modifica dello Statuto e la proposta di regolamento con la suddivisione territoriale delle cinque nuove Circoscrizioni».