L’Università della Calabria ha avuto oggi l’onore di accogliere il presidente della Repubblica d’Albania, Bajram Begaj, accompagnato dalla moglie Armanda Begaj, in visita ufficiale in Calabria. Un incontro intenso e simbolico che rinsalda il legame profondo fra il popolo albanese e le comunità arbëreshë italiane, da sempre al centro della missione culturale e scientifica dell’ateneo. Ad accogliere la delegazione c’erano il rettore Nicola Leone, affiancato da Francesco Altimari, ordinario di Lingua e letteratura albanese e memoria storica della Sezione di Albanologia. Nel corso della giornata il presidente Begaj ha toccato con mano il lavoro, quasi cinquant’anni di passione e ricerca, con cui la Sezione tutela e valorizza lingua e cultura arbëreshë in Italia.
«Accogliere il presidente Bajram Begaj è per noi motivo di profondo onore – ha dichiarato il rettore Leone. – La sua visita riconosce il nostro lavoro sulla cultura arbëreshë e sulle minoranze linguistiche, e ci incoraggia a costruire ancora più ponti attraverso la conoscenza. In un’epoca segnata da forti conflitti, è particolarmente importante ricordare che la cultura unisce, le radici comuni sono motore di sviluppo e le minoranze non sono frammenti dimenticati, ma dialoghi vivi fra comunità che, pur distanti, continuano a sentirsi parte di una stessa patria culturale».
Nello scambio di doni istituzionali, il rettore ha omaggiato la first lady con un esemplare unico dei “gioielli del caos”, stampato in 3D nei laboratori Unical. Ideati dai professori Eleonora Bilotta e Pietro Pantano, questi gioielli, ispirati alla teoria matematica del caos che descrive fenomeni complessi come il clima, le reti neuronali o i mercati globali, raccontano l’incontro fra creatività scientifica e visione estetica. Un dono particolarmente apprezzato dalla dottoressa Armanda Begaj, in quanto laureata in Matematica.
Il Presidente Begaj, dal canto suo, ha avuto parole di massimo apprezzamento per il ruolo culturale che l’Unical svolge da ormai 50 anni, dall’istituzione di una cattedra dedicata all’albanese, una delle tre sole presenti in Italia, che si sforza di preservare una lingua rara e dalle origini antiche.
Guidato dal professor Altimari, il presidente ha quindi visitato la Sezione di Albanologia, ospitata nella Biblioteca di area umanistica. Fra scaffali e teche, gli sono stati mostrati i preziosi tesori albanologici custoditi in laboratorio e nei fondi speciali della Bau: oltre cento titoli – cartacei e digitali – più 285 tesi di laurea e 25 di dottorato, tutte digitalizzate. Sul fronte della terza missione, sono state illustrate al presidente Begaj l’attenzione costante ai bisogni linguistici e culturali del territorio: dal testo didattico Arbërisht? Pse jo?, appena ristampato con il contributo di tre aziende arbëreshë (Minisci, Madeo, Scura), al progetto transnazionale italo-albanese “Moti i Madh” per il riconoscimento Unesco dei riti primaverili arbëreshë, un’iniziativa nata nel 2020 dalla Fondazione “Francesco Solano” che coinvolge cinque atenei italiani e l’Accademia delle scienze d’Albania. Il professore Altimari ha infine parlato di nuovi grandi progetti in cantiere: l’Atlante linguistico multimediale arbëreshë e il vasto Dizionario digitale arbëreshë, che coinvolge docenti di Calabria, Palermo, Salento e Venezia e giovani ricercatori nelle aree albanofone del Mezzogiorno.
La visita di Begaj si inserisce in un ricco percorso di relazioni istituzionali fra Unical e mondo balcanico: negli ultimi anni il campus ha accolto i presidenti del Kosovo Hashim Thaçi (2017) e Vjosa Osmani (2023), oltre ai presidenti albanesi Sali Berisha (1995), Alfred Moisiu (2004) e Ilir Meta (2018).