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Preside Giovanni Sapia, da eredità culturale nasce l’Accademia Popolare della Sibaritide

Ripartire dall’insegnamento, dalle opere e dai gesti del genio innovatore e coraggioso di Giovanni Sapia. È da qui che prende forma la costituenda Accademia Popolare della Sibaritide Giovanni Sapia e Ida Montalti che si pone come obiettivo quello di dare vita a studi, ricerche, pubblicazioni, incontri, simposi, attraverso il coinvolgimento dell’intero territorio della Sibaritide, ripartendo dalle scuole, dalle associazioni, dai movimenti per formare una comunità, coesa, forte, credibile, autorevole tra tutti gli esseri umani coinvolti, tra mondo imprenditoriale, società civile, università, scuole e tutti coloro che nel futuro vorranno farne parte, per elaborare, realizzare nuove idee e visioni, nuovi progetti e suggestioni.

 

Allegato comunicato integrale Graziella Sapia, promotrice Accademia Popolare della Sibaritide Giovanni Sapia – Ida Montalti.

 

FONTE: ACCADEMIA POPOLARE DELLA SIBARITIDE “Giovanni Sapia e Ida Montalti”

Se desideriamo fermamente che la nostra terra possa (nuovamente) conoscere la gloria ed i fasti del passato, i suoi abitanti devono necessariamente smetterla di piangersi addosso e ricominciare ad amarla questa Calabria martoriata. Ma l’amore non è un colpo di fulmine, una passione intensa ma superficiale, spesso destinata a esaurirsi in breve tempo. L’AMORE va alimentato con la

CONOSCENZA.

 

Crediamo che sia questa la strada maestra da percorrere: “CONOSCERE PER AMARE”. Esplorare dunque ogni lembo di terra, conoscerne la Storia, conoscerne le storie, così come faceva il nostro tanto amato e compianto Giovanni Sapia. Abbiamo bisogno di essere felici, di godere della bellezza di questa terra, di ricreare il nostro Altrove Qui. Dobbiamo liberarci di una narrazione divenuta ormai stantia, immobile, imprigionata in visioni elitarie e talvolta personalistiche che non hanno prodotto nel tempo la necessaria scossa, non hanno dato vita ad un racconto che facesse scuotere l’anima, aprire la mente. Che non hanno scatenato nuove suggestioni atte a far vibrare il cuore ed aprire gli occhi a nuovi orizzonti.

 

La rinascita o lo splendore di un territorio cominciano non quando si pongono delle condizioni materiali, ma quando queste condizioni sono accompagnate o precedute da qualcosa che si accende, che brilla, da un lampo accecante nella tempesta, da una scintilla che da fuoco ai nostri cuori.

 

Quando ci si confronta con la gravità di alcuni problemi si conclude spesso con la riflessione che tutto deve partire dall’educazione, dalla scuola, dalla cultura. L’ambizione del discorso è, dunque, da un lato di dare una prima indicazione sulla direzione, di cominciare a discutere di una politica culturale del territorio, poiché è dalla Conoscenza e dal Sapere che prende vita tutto il resto. Dall’altro di cominciare a fornire un quadro concreto e organico delle necessità del territorio e della possibile organizzazione della cultura.

Pensare Il nostro ALTROVE QUI, che punti a scatenare la scintilla che faccia brillare di fulgida luce la nostra terra che scriva con le proprie mani una nuova storia sulle tracce del suo antico e magnifico splendore. Un viaggio nella nostra storia per comprendere se le ragioni, le condizioni che resero la Calabria il centro del mondo antico sono ancora oggi attuali e realizzabili. Noi crediamo di sì. È dunque essenziale, prioritario comprendere che le Radici del nostro Futuro affondano ineludibilmente nella nostra Storia. Nella gloriosa civiltà Greca che tanto splendore donò al Mondo.

Noi proveniamo da lì, i nostri geni sono quelli degli antichi Greci. E sono geni fieri, innovatori e coraggiosi.

 

E poiché il nostro futuro affonda le sue radici nella nostra storia, ecco che vogliamo ripartire dall’insegnamento, dalle opere e dai gesti del genio innovatore e coraggioso di Giovanni Sapia, creando l’Accademia Popolare della Sibaritide “Giovanni Sapia e Ida Montalti” che dia vita a studi, ricerche, pubblicazioni, incontri, simposi, attraverso il coinvolgimento dell’intero territorio della Sibaritide, ripartendo dalle scuole, dalle associazioni, dai movimenti per formare una comunità, coesa, forte, credibile, autorevole tra tutti gli esseri umani coinvolti, tra mondo imprenditoriale, società civile, università, scuole e tutti coloro che nel futuro vorranno farne parte, per elaborare, realizzare nuove idee e visioni, nuovi progetti e suggestioni. Mettendo insieme CONOSCENZA e ATTUAZIONE poiché, come affermava Johann Wolfgang von Goethe: «Conoscere non è mai abbastanza; bisogna mettere in pratica ciò che sappiamo. Nemmeno volere è abbastanza; bisogna fare».

 

Siamo qui, siamo forse dei folli. Ma forse è proprio di un po’ di follia ciò di cui necessita la nostra martoriata terra scavando in noi stessi, mettendoci in cammino ed andando alla ricerca della nostra “illuminazione collettiva” poiché “Non è una Luce che manca al nostro Sguardo. È il nostro Sguardo che manca alla Luce”.

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