Onorari spettanti ai componenti dei seggi elettorali per le elezioni amministrative e dei referendum del 12 giugno 2022. Come ha fatto il Comune ad impegnare prima e liquidare, poi, questa spesa se non era prevista né nel bilancio 2022/2023, né nel bilancio 2021/2023? Eppure tutti gli amministratori della Giunta precedente – che hanno approvato quei documenti – erano a conoscenza del fatto che nella primavera del 2022 si sarebbero tenute le elezioni amministrative per scadenza naturale. Siamo di fronte alle ennesime storture contabili di un Ente che colleziona errori dopo errori rispetto a leggi e regolamenti.
A segnalarle al Revisore Unico dei Conti, alla Corte dei Conti di Catanzaro e al Segretario Comunale di Longobucco è Francesco Arcidiacone, già dirigente comunale dello stesso Ente, richiedendo che sui conti e sulle strane anomalie che si continuano a registrare dalla macchina comunale venga esercitato un maggiore controllo e si intervenga affinchè si riporti sui giusti binari la legalità e la trasparenza.
A partire – aggiunge – dalle spese che si sosterranno per le elezioni politiche del 25 settembre.
Nella determina dell’Area Affari Generali del 23 agosto 2022 relativa alla liquidazione delle spese elettorali il primo errore è nel numero del capitolo di spesa riportato; l’altro, ancora più grave sotto l’aspetto contabile, si commette quando le spese elettorali vengono imputate sul capitolo delle partite di giro Servizi per conto terzi, portando a giustificazione che trattasi di spese effettuate per conto dello Stato (soggetto terzo).
Ho aspettato con ansia che qualche consigliere comunale o assessore presentasse emendamenti al bilancio di previsione 2022-2024, approvato dal Consiglio nella seduta del 6 settembre 2022. Ho sperato anche che la mancata previsione delle spese elettorali in bilancio venisse evidenziata dal Revisore Unico dei Conti nella relazione al bilancio 2022. Mai attesa è stata più vana. A questa stortura contabile – conclude Arcidiacone –va posto rimedio