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Parte domani la XII edizione del Premio Letterario Caccuri

Parte domani 6 agosto la XII edizione del PREMIO LETTERARIO CACCURI, il più importante concorso di saggistica in Italia, organizzato dall’Accademia dei Caccuriani, con un programma internazionale che unisce letteratura, musica, cabaret ed enogastronomia in un’ottica di contaminazione tra locale e globale e di promozione turistica del territorio. Il suggestivo borgo di Caccuri dal 6 al 10 agosto diventa luogo di confronto sui temi che segnano il nostro tempo.

Mimmo Gangemi con il libro “L’atomo inquieto” (Solferino) dedicato alla storia enigmatica di Ettore Maiorana, alla tensione estrema tra scienza e morale, tra dovere e libertà e  Antonio Anastasi con “La storia di mano di gomma”, prima biografia di Nicolino Grande Aracri, uno dei boss più spietati della n’drangheta ma soprattutto una finestra sul mondo oscuro della mafia calabrese, in dialogo con Chiara Spagnolo (La Repubblica) e  Antonio Nicaso, aprono le cinque giornate (6-10 agosto) del cartellone nella Piazza dell’Abbazia della Madonna del Soccorso o della Riforma, risalente al XVI secolo. La prima serata si conclude con il sound brasiliano di Toquinho e Camilla Faustino che insieme ripercorreranno 50 anni di successi.

In programma, inoltre, i Pomeriggi del Premio dedicati alla letteratura e alla musica nella terrazza del Castello di Caccuri.

Tra i numerosi appuntamenti che anticipano la serata conclusiva, domenica 7 agosto gli Amakorà, il Duo Loccisano – De Carolis con la chiusura affidata ad Enzo Gragnaniello: un viaggio attraverso le sonorità del Mediterraneo. UGO FLORO conduce gli eventi del 6 e 7 agosto.

L’8 agosto DOMENICO IANNACONE è protagonista dell’incontro “Cronache della nuova umanità” dedicato al rapporto tra ambiente e consumismo e alla sua battaglia civile di consapevolezza e riscatto, FULVIO CAMA, DANIELE CASTRIZIO e SAVERIO AUTELLITANO propongono “Calabria cuore di Magna Grecia”, un percorso tra musica e narrazione, cunti e canti, miti e leggende. Il racconto del territorio prosegue con la lectio magistralis di Gianfranco Solferino dedicata ai capolavori nascosti nella terra dei due mari mentre Carlo Piano, già vincitore della X edizione del Premio Caccuri, presenta “Il torto, diciassette gradini verso l’inferno” (E/O). Vinicio Marchioni, fra gli attori italiani più apprezzati da registi e critica, riceve il Premio Letteratura e Cinema, RAFFAELLO TULLO conclude con lo spettacolo teatrale “Contrattempi moderni”. La serata è condotta da SAVINO ZABA.

Martedì 9 agosto STEFANIA BATTISTINI, inviata del TG1 sul fronte ucraino, presenta “La guerra ingiusta” (Piemme) in dialogo con Mara Paone e riceve il Premio Giornalismo e Letteratura, NICOLA GRATTERI propone un approfondimento dedicato alla dimensione globale della n’drangheta con il saggio “Fuori dai confini” (Mondadori). Barbara Gallavotti accompagna il pubblico alla scoperta dell’universo e dei segreti della vita con “L’infinito dentro di me” (DeAgostini), intervistata da Antonio Ereditato. Lo show di ALE & FRANZ conclude la serata.

La riflessione sulla contemporaneità è al centro della XII edizione del Premio, come dimostra la quartina finalista che si contenderà l’ambito riconoscimento assegnato nella serata del 10 agosto condotta da ALBERTO MATANO e ROBERTA MORISE: MASSIMO CACCIARI con “Paradiso e Naufragio” (Einaudi), LIDIA RAVERA con “Age Pride. Per liberarci dai pregiudizi sull’età” (Einaudi), GAIA TORTORA con “Testa alta, e avanti” (Mondadori) e MARCELLO VENEZIANI con “Scontenti. Perché non ci piace il mondo in cui viviamo” (Marsilio).

La riflessione filosofica e l’adozione della tecnica ermeneutica sono alla base del saggio di Massimo Cacciari “Paradiso e Naufragio” (Einaudi). Ci sono opere che compiono il «miracolo» della trasformazione del pathos in conoscenza, e della conoscenza più esatta e anche spietata della realtà che rappresentano in autentica saggezza intorno alle insuperabili contraddizioni e aporie della nostra esistenza, saggezza che trascende ogni limite di tempo e cultura. L’uomo senza qualità è una di queste.

“Age Pride” di Lidia Ravera (Einaudi) è un manifesto contro lo stigma che colpisce chi non è più giovane («Abbiamo vissuto troppo, sappiamo troppo per essere infilati a forza in una categoria»). Ma soprattutto è l’invito, ben circostanziato e convincente, a una festa possibile: quella dell’orgoglio d’aver vissuto, della voglia di continuare il viaggio della vita, considerando ogni età un Paese Straniero, da attraversare con la curiosità che merita.

A quarant’anni dall’arresto di suo padre, Enzo Tortora, la figlia Gaia racconta la sua storia e quella della sua famiglia, nella consapevolezza che non sia solo sua: ogni giorno tre innocenti finiscono in carcere per errore, più di mille cittadini l’anno. E i media continuano a comportarsi come fecero con suo padre: titoloni per additare i presunti colpevoli e, quando va bene, trafiletti seppelliti nelle ultime pagine a segnalare l’assoluzione, il proscioglimento, l’errore giudiziario. Condividere il proprio intimo dolore, allora, diventa un modo per combattere contro l’ingiustizia, per impedire che tutto ciò si possa ripetere. E andare avanti, come le diceva suo padre, a testa alta.

La riflessione sui temi esistenziali è presente anche nel saggio di Marcello Veneziani che già nel titolo “Scontenti” annuncia l’oggetto d’indagine: da dove nasce e dove conduce lo scontento. L’autore analizza le ragioni, le forme e gli sbocchi; compie un viaggio nel malessere che ci corrode, ci fa sentire continuamente inappagati e così arricchisce la fabbrica dei desideri. Veneziani ne individua le radici in Occidente e in particolare in Italia, esplora i vari ambiti in cui si esprime lo scontento, analizza errori e responsabilità di quanti, spingendo a immaginare sempre nuovi altrove che sollevano da ogni responsabilità, hanno finito per ignorare la realtà, che oggi però presenta il conto.

I saggi selezionati dalla giuria tecnica interpretano il presente attraverso lo strumento dell’analisi filosofica, sociologica e giornalistica: dalla rilettura di Musil per comprendere l’umanità, allo scontento che alimenta il presente, dal ribaltamento degli stereotipi sull’età al bisogno di verità, giustizia e rispetto della legalità che ritorna anche nelle altre presentazioni letterarie in programma.

L’Accademia dei Caccuriani, associazione culturale non-profit che da dodici anni organizza la manifestazione, contribuisce attivamente al sostegno del settore editoriale con una particolare sensibilità alla valorizzazione e alla conoscenza del patrimonio culturale locale per incentivare la diffusione della lettura soprattutto nelle aree più periferiche rispetto ai grandi centri di produzione e fruizione culturale. Ogni anno, infatti, per cinque giorni il piccolo borgo medievale diventa luogo di incontro, confronto e di condivisione comunitaria della lettura. L’attività dell’Accademia dei Caccuriani si articola in numerose iniziative nel corso dell’anno: la promozione della lettura nelle scuole, il concorso nazionale di poesia dialettale e il teatro in vernacolo. Mission principale del Premio Letterario Caccuri è non solo la diffusione del libro e della lettura in una regione che oggi è ancora agli ultimi posti nella classifica nazionale degli indici di misurazione, ma anche la valorizzazione del territorio e la cultura come volano per la promozione turistica.

“La parola chiave di questa edizione è contaminazione non solo tra stili letterari e modalità narrative, ma soprattutto tra realtà locali, nazionali e internazionali. La cultura genera apertura e può essere un importante attrattore turistico per l’intera Regione – raccontano gli organizzatori dell’Accademia dei Caccuriani – il Premio Caccuri è un’esperienza immersiva per fruire delle bellezze naturalistiche, storiche e della ricchezza enogastronomica del territorio, in un’ottica di sostenibilità e di attenzione alle nuove sfide della transizione ecologica. Il conferimento del Premio Narrativa a Domenico Dara si inserisce in questa cornice di senso, in una narrazione che “sconfina” preservando la propria appartenenza e diventa esempio per le nuove generazioni, vere protagoniste del cambiamento”.

Il pregio della manifestazione in ambito culturale e letterario è stato sancito anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che nel 2014 ha voluto premiare l’impegno e l’entusiasmo degli organizzatori con l’onorificenza della Medaglia al valore culturale, unico riconoscimento tra le manifestazioni culturali nel Sud.

Il Premio Letterario Caccuri è stato ammesso tra i “Grandi Eventi” del POR Calabria 2014/2020 per la promozione di “Calabria Straordinaria”.

I quattro saggi – selezionati dal Comitato scientifico presieduto da Giordano Bruno Guerri – saranno votati da una giuria popolare e da una nazionale, composte in totale da 110 giurati (30 i nazionali, 80 gli accademici).

I vincitori si aggiudicheranno anche laTorre d’Argento, forgiata dal maestro orafo Michele Affidato, nella serata finale che si terrà il 10 agosto nella località della Sila crotonese. Nel corso della manifestazione saranno inoltre attribuiti riconoscimenti a personaggi autorevoli del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport. Il palmares dei vincitori del contest di saggistica delle precedenti edizioni annovera: Pino Aprile, Roberto Napoletano, Barbara Serra, Claudio Martelli, Gianluigi Nuzzi, Antonio Padellaro, Nicola Gratteri, Carlo Cottarelli, Carlo e Renzo Piano, Dacia Maraini e Valentina Petrini.

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