Lettera d’amore al di là del mare” di Michela Cimmino, edito da GrafichÈditore, ha segnato la sua tappa più importante ad Acquappesa, col suo meraviglioso affaccio sul Tirreno, luogo e mare da dove tutto ha avuto inizio.
Un evento realmente accaduto ha fornito all’autrice l’occasione irrinunciabile, quasi una consegna da portare a termine per fermare tra chi resta la memoria di chi non c’è più.
Una storia che continua a suscitare emozioni intense, mistero e incidenze che sembrano essere guidate da un altrove che sentiamo vicino e dialogante.
A fare da sfondo la bellezza del paesaggio calabrese che affaccia sul Tirreno, le cui acque , chete o tumultuose, accompagnano una missiva in bottiglia a scoprire il fascino delle coste del Bel Paese, fino all’isola di Ponza. Questo il segmento geografico in cui sboccia nel romanzo un profondo sentimento d’amore e di ricerca di infinito, in situazioni straordinarie, con la complicità degli astri, architetti di un disegno quasi divino.
Due innamorati, Martina e Leandro, appartenenti a due diversi angoli di mondo, uniscono le loro diversità e ne fanno un dono reciproco, ma dovranno affrontare l’inesorabile affondo della sorte che li priverà, solo materialmente, l’uno dell’altro. La loro storia continua nell’eterno amore affidato ad un messaggio, custodito in una bottiglia che solca il mare ed elegge una determinata e volitiva “letter finder”. Da questo momento la storia acquisisce la piega di un romanzo di indagine, alla ricerca di identità, di sentimenti forti, di luoghi spesso vicini ma bisognosi di desiderio di conoscenza per divenire parlanti. Il febbrile impegno di una ragazza anima le pagine e restituisce pacificazione e vita a tante anime in cielo e in terra, fino allo svelamento di tutto, eventi, protagonisti, dinamiche, coincidenze, contatti misteriosi che lasciato stupiti, la corrispondenza tra la vita degli astri e le umane fatiche.
Una narrazione piacevole ed intensa che regala tante belle e profonde prospettive di riflessione, attraverso un apparentemente leggero registro di scrittura che coinvolge e si fa leggere d’un fiato.
Nel parterre delle presenze, Melania Verta e Antonio Sciammarella, del direttivo della Proloco di Acquappesa “Prof. Michele Borrelli” e promotori dell’incontro che hanno saputo coniugare con delicatezza la memoria dell’amico e concittadino Leandro con la conversazione sul libro.
A dialogare con l’autrice, con puntuali e profonde riflessioni, con un autentico scavo nell’anima delle donne protagoniste, Daniela Lucatti, Marisa Lepore e Nella Fragale.
“Ma il momento più intenso della serata – ha concluso l’autrice – è stato segnato dalla testimonianza di Martina Baumgartner, che ha affidato al mare, con il mezzo di comunicazione più antico, in modalità fuori dal nostro tempo tristemente digitalizzato, i suoi sentimenti, poi magicamente approdati su un’altra sponda, lontana e impensabile, accolti con emozione e incredulità dagli unici calabresi sull’isola di Ponza e divenuti, poi, incipit della mia scrittura. Per la prima volta, dopo la pubblicazione, si sono ritrovati nello stesso luogo tutti i protagonisti del libro, fino a sentire la silenziosa presenza del destinatario della missiva, tra la commozione di tutti e tante lacrime difficilmente celate.