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Il gran finale di “Transumando 2025” a Camigliatello Silano: due giorni di eventi, escursioni e il concerto di Eugenio Bennato

Si è conclusa con un’entusiasmante partecipazione la quarta e ultima tappa di Transumando 2025, il progetto ideato dal GAL Sila per valorizzare le vie della transumanza ionico-silana attraverso esperienze condivise tra territori, cultura e comunità. Iniziativa realizzata con la misura 19.3 del Psr Calabria 2014-2022.

Le giornate del 28 e 29 giugno a Camigliatello Silano hanno registrato un’affluenza costante e variegata, tra turisti, famiglie, escursionisti e residenti, confermando il successo di un format che coniuga patrimonio immateriale, turismo lento ed enogastronomia locale.

Sabato 28 giugno, fin dal mattino il centro di Camigliatello si è animato con stand espositivi e degustazioni di piatti tipici della transumanza a cura di ristoratori e produttori locali. Grande interesse anche per le attività dell’ex Villa Monaco, dove i consorzi del Caciocavallo Silano DOP e del Pecorino Crotonese DOP hanno offerto show cooking a cura di chef Emanuele Lecce e ATIPICO, in un giardino arricchito da artigiani e mostre fotografiche. Serata chiusa dal concerto molto partecipato dell’Hosteria di Giò.

Domenica 29 giugno si è aperta con una suggestiva escursione naturalistica alla contrada rurale Spirito Santo, guidata dalle Guide ufficiali del Parco Nazionale della Sila, a cui ha fatto seguito il convegno “Vie antiche, nuovi orizzonti”, presso Villa Monaco. Un momento di riflessione e confronto sul valore culturale, ambientale ed economico della transumanza, con la presenza di amministratori locali, rappresentanti istituzionali dei GAL, della regione e del Parco della Sila.

Tra questi il commissario del Parco Nazionale della Sila avv. Liborio Bloise che ha dichiarato: “Il lavoro fatto dai Gal per salvaguardare il rito storico della transumanza si sposa perfettamente con i piani del Parco e della regione sulla figura del pastore transumante, custode di riti e del territorio“. Dello stesso avviso Pietro Molinaro, Consigliere Regionale, che ha proposto una visione nuova dell’allevatore podolico: “Una sentinella che rischia di diminuire nei numeri, ma che può evolversi anche come agente del turismo locale accogliendo i visitatori e facendogli vivere una esperienza autentica con le mandrie”.

Nella due giorni ha avuto grande spazio il Consorzio del Caciocavallo Silano DOP che ha deliziato i turisti con show cooking e assaggi di prodotti alla presenza del presidente del Consorzio Vito Pace che ha espresso soddisfazione per la riuscita della manifestazione: “Il latte dei nostri prodotti proviene anche da questi pascoli, per questo come consorzio saremo sempre attenti a valorizzare il prodotto identitario della transumanza, il nostro Caciocavallo Silano DOP”

Altro show cooking affidato al Gal KROTON che, come spiega il Presidente Natale Carvello, ha recuperato uno dei piatti storici della transumanza, il sugo alla pecoraia: “Un piatto recuperato dalla storia dei pastori transumanti, vere sentinelle del territorio e custodi di riti e tradizioni millenarie”

Nel pomeriggio, ancora stand gastronomici, animazione folklorica itinerante con l’Associazione Taranta Acri Folk e il concerto di Eugenio Bennato ha trasformato il corso di Camigliatello in una grande festa popolare, unendo generazioni e storie sotto il segno della musica e della terra.

«Transumando 2025 ha saputo coinvolgere comunità, enti e operatori economici attorno a un’identità comune. È la dimostrazione che la transumanza non è solo memoria, ma un motore per la valorizzazione sostenibile del nostro territorio», ha dichiarato Antonio Candalise, presidente del GAL Sila.

Entusiasta anche il direttore del GAL, Francesco De Vuono, che ha sottolineato come «la partecipazione attiva di cittadini, turisti, associazioni e istituzioni abbia creato una rete viva e concreta, che ora guarda al futuro e alla possibilità di rendere Transumando un appuntamento annuale itinerante».

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