“Il Coro Polifonico “La corale” di Feroleto Antico, orgoglioso e onorato di omaggiare il “Santo dei gigli”, ha aderito con entusiasmo alla proposta di animare con i canti la Santa Messa vespertina che si celebra ogni sera nel corso degli incontri di preghiera in onore di Sant’Antonio di Padova”.
Sono queste le parole proferite da Tonino Michele Gigliotti, Presidente del Coro Polifonico “La Corale” di Feroleto Antico, nel comunicare che domani mercoledì 4 giugno alle ore 19.30 il Gruppo vocale di Feroleto Antico animerà, nella Chiesa di Sant’Antonio di Padova di Lamezia Terme, la celebrazione della Santa Messa presieduta da Fra Mario Chiarello, Provinciale dei Frati Minori di Calabria alla presenza del Padri Cappuccini e della folla dei fedeli che puntualmente frequentano la Tredicina dedicata al Santo.
L’attesa performance è un risultato che si aggiunge a tanti altri ottenuti attraverso un’esperienza e la professionalità di un solido gruppo canoro nato nel 1988 per volontà di un gruppo di amici accomunati dalla passione per il canto e dalla voglia di diffondere la musica.
L’eccellente gruppo attualmente ha come direttore artistico e direttore di coro il maestro don Pino Latelli e come organista il maestro Rodolfo Bagnato.
“Nel corso della Celebrazione Eucaristica, così come in ogni liturgia, – sottolinea il maestro don Pino Latelli – i fedeli sono invitati a lodare il Signore e a partecipare attivamente alla celebrazione stessa. Il Coro ha la funzione di accompagnare l’Assemblea ad entrare più profondamente nel Mistero di Amore di Cristo, lasciandosi condurre e trasportare dall’arte della musica. Perciò l’esecuzione di semplici brani musicali consentirà domani sera ai fedeli sia di comprendere che anche nel canto si esprime la lode a Dio e sia di vivere una straordinaria esperienza di alta spiritualità e profonda fede attraverso la partecipazione attiva al canto e alla liturgia”. “Nella splendida cornice del Santuario antoniano – – conclude il maestro Rodolfo Bagnato – il canto permetterà ai fedeli di innalzare lo spirito, di farli diventare un cuor solo e un’anima sola e suscitare in loro un forte senso di unione nella fede e nella preghiera”.