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L’“Antico è Moderno” all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria

In data 26 giugno. si è svolta, nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti, la lectio magistralis “La tragedia e la commedia attica in Magna Grecia e Sicilia: testimonianze nell’arte e nelle fonti letterarie”, tenuta dal Prof. Felice Costabile, Membro della Società Archeologica di Atene e dell’Istituto Archeologico Germanico, Senior Ordinario nelle Università Mediterranea di Reggio Calabria e “Magna Graecia” di Catanzaro. Con questa iniziativa, aperta non solo agli studenti ma anche a uditori esterni, ha preso abbrivio il progetto “Antico è Moderno”, ideato dal Prof. Domenico M. Surace, docente di Stile, Storia dell’arte e del Costume dell’Accademia, organizzatore dell’evento.

In apertura, il Prof. Surace ha illustrato il progetto, consistente in incontri e attività finalizzate al coinvolgimento degli studenti in un lavoro di indagine, oltre il meccanico vedere-ed-eseguire; ha, quindi, inteso fornire la chiave di lettura con cui approcciare il tema della manifestazione, sottolineando l’importanza che “la Storia sia recepita e percepita non già solamente come fondamento del presente, perché questi da essa comprenda e tragga linfa, ma anche e soprattutto quale attività dell’oggi volta a qualificarci come persone consapevoli”.

Nel suo intervento, il Prof. Costabile, vero magister la cui indiscussa competenza e piena padronanza della materia è ampiamente riconosciuta nei più elevati consessi, ha presentato una ricca sequenza di immagini di reperti e riferimenti storico-artistici provenienti da numerosi siti, tra cui Medma, Locri, Lipari e Siracusa. La lettura fornita è andata ben oltre la semplice descrizione del manufatto o della fonte letteraria, evidenziando i termini sia continuativi che diversificati del rapporto tra la tradizione teatrale originaria attica e quella derivata di produzione magnogreca e siceliota.

La narrazione dei numerosi episodi tratti dalle opere dei massimi tragediografi e commediografi greci analizzati ha costituito il punto di partenza per una disamina che, sostenuta da una precipua contestualizzazione storica, letteraria e giuridica, è giunta alla formulazione di interpretazioni d’ambito antropologico, con uno sguardo rivolto anche alla contemporaneità.

A conclusione, si sono succeduti diversi interventi dal numeroso pubblico interessato che, attraverso il percorso indicato, tra archeologia, arte e storia, ha avuto l’opportunità di arricchire le proprie conoscenze in merito alla cultura e alla tradizione del locale territorio: antiche esperienze da non lasciare passare all’oblio ma da rinnovare nel moderno fare.

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