Primo ciak il 6 maggio per il film ‘La festa del ritorno’, opera prima di Lorenzo Adorisio, tratto dal romanzo ‘La Festa del Ritorno’ (Mondadori) di Carmine Abate, vincitore nel 2004 del Premio Selezione Campiello e del Premio Napoli. Le riprese dureranno 5 settimane, di cui 4 in Calabria e una settimana in Francia. La sceneggiatura è di Gualtiero Rosella, Annalisa Ruoppolo e Manuela Tovo. Coproduzione italo-francese, il film è realizzato da Alba Produzioni per l’Italia, Gorilla Group e Leon Film per la Francia, in collaborazione con il ministero della Cultura, Film Commission Calabria, Lazio International e con il patrocinio dei Comuni di Cirò, Cirò Marina, Torre Melissa, Carfizzi e Crucoli.
Racconto di formazione che racchiude in sé il rapporto tra padre e figlio, sospeso tra assenze e ritorni e l’incanto che nasce dallo sguardo di un bambino, ‘La festa del ritorno’ è una preziosa testimonianza sulla nostra emigrazione. Girato principalmente nell’entroterra della costa ionica calabrese del crotonese, il film vedrà la maggior parte degli esterni ambientati nella vallata incontaminata che si dispiega tra boschi, laghetti, ruscelli e antiche mulattiere e divide i paesi di Cirò, Carfizzi, Torre Melissa, Crucoli e Verzino. La zona Marina sarà girata a Cirò Marina. Mentre la parte che racconta l’emigrazione del padre sarà ambientata in Francia. Nel cast artistico composto prevalentemente da attori calabresi: Alessio Praticò, Carlo Gallo, Anna Maria De Luca, Annalisa Insardà, Federica Sottile e per la prima volta sullo schermo il bambino Daniele Procopio.
La storia è quella di un’infanzia vissuta libera e impetuosa, di un uomo costretto a emigrare per dare un po’ di benessere alla sua famiglia. E di un amore vissuto lontano dal proprio paese, con un segreto da nascondere, della comunità degli albanesi d’Italia, con la loro lingua, e le loro tradizioni. Un paese del sud, immerso in una natura selvaggia, tra la montagna e il mare. Infine, all’improvviso, uno sparo per rimettere in ordine il caos.