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Presentata a Firenze la ricerca del “Benvivere in Italia”: Bolzano si conferma leader, la Calabria ultima. Crotone, Vibo e Reggio gli ultimi “posti ideali” in cui vivere

Presentata, nel corso del primo giorno del Festival Nazionale dell’Economia Civile, in corso a Firenze, la 4/a ricerca del ‘Benvivere in Italia’. Lo studio, voluto dal direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio, e ideato nel 2019 con i professori Leonardo Becchetti, Luigino Bruni e Vittorio Pelligra, per il quarto anno si pone l’obiettivo di rispondere alla domanda “che cosa fa di un territorio un posto ideale in cui trascorrere la propria vita?”. Bolzano, nella classifica 2022, si conferma leader, pur perdendo qualche punto a livello assoluto, ma a tallonarla scalando la classifica ci sono Siena, che migliora di 6 posizioni, Firenze terza (+3 posizioni) e Ancona quarta (+8 posizioni).

A chiudere la classifica sono, invece, ancora le province del Sud: Siracusa (98esima posizione), Palermo (99esima), Foggia (100esima), Taranto (101esima), Caserta (102esima), Sud Sardegna (103esima), Caltanissetta (104esima). Infine, c’è la Calabria che annovera nel suo territorio tutte e tre le ultime posizioni: Crotone (105esima), Vibo Valentia (106esima) e Reggio Calabria (107esima). Roberto Simoni (presidente della Federazione Trentina della Cooperazione) ha commentato: “Siamo in una fase economica complessa e delicata. Veniamo da 15 anni di crisi finanziaria mondiale, passando anche per la recente pandemia. Oggi abbiamo anche una crisi energetica, data in parte dalla guerra, ma anche da momenti eccessivamente speculativi”.

“Come classe dirigente – ha proseguito Simoni – dobbiamo immaginare un futuro per il nostro Paese. Le realtà cooperative, in questa fase, possono avere una grande funzione di collegamento tra la gente. Le buone pratiche che abbiamo portato avanti in Trentino, ad esempio, sono aperte a tutti e siamo ben disposti a condividerle con l’Italia intera. Abbiamo qualcosa da dare, così come abbiamo tanto da imparare. Questo rientra in una logica di immaginario futuro. Ci sono tanti strumenti, due su tutti, per lavorare e costruire insieme: comunità energetiche e cooperative di comunità. Il Festival, oltre ad essere uno strumento di confronto, porta buone pratiche e soluzioni di problemi”.

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