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Musolino (PD): “Villa San Giovanni non torna indietro, il futuro passa da scelte sostenibili”

“Va nella direzione del riscatto di una città che non vuole tornare indietro, che rigetta il Ponte, ad esempio, come un’imposizione esterna alla quale non intende sottomettersi.

Anche gli elettori di centrodestra, e i loro rappresentanti, in fondo, al di là delle schermaglie retoriche, lo hanno capito: non possono non aver recepito le pronunce di tutte le autorità “terze”, dall’ANAC alla Corte dei Conti.

La fine della triste storia del Ponte della Lega Nord, lo auspichiamo, sarà l’occasione per un futuro più giusto per Villa.

Porto a Sud, mobilità pubblica, alternative sostenibili al trasporto privato — grazie al lavoro dell’Amministrazione — cominciano a prendere forma e le risorse sprecate per il Ponte devono essere rese disponibili per queste priorità.

Questa è l’agenda storica del centrosinistra, è il bene di Villa e occorre andare avanti così, con sempre più coraggio e con l’apporto sempre più decisivo delle forze più avanzate, democratiche e progressiste che fanno parte di questa Maggioranza consiliare e che l’hanno portata al successo.

Destra e sinistra — per fortuna — sono ancora categorie vigenti, utili a interpretare il presente. Gli estremisti, i populisti, i qualunquisti sono rottami della Storia, sconfitti dalla loro inaffidabilità e incoerenza.

Villa, Messina e Reggio sono state messe alla prova, in questi anni, da una visione precisa delle destre unite: lo sviluppo per il Sud, per i conservatori, è infatti vincolato a un’unica grande opera, presentata come risolutiva di tutti i mali.

Un intervento infrastrutturale inutile, mal progettato, onerosissimo — come ormai decretato dai giudici contabili — ma “enorme”, “smisurato”, tale da valere come simbolo di un potere capace di tutto, refrattario alle regole e ai controlli; capace anche di imporre ai territori una decisione governativa estranea, lontana dal vero interesse dello Stretto, nemica dell’ambiente, della sicurezza e del diritto, funzionale solo alle esigenze di precise forze economiche.

Qual è dunque la ricetta alternativa?
Qual è l’offerta politica del centrosinistra a Villa?

È quella rappresentata in questi anni sia dall’Amministrazione sia dal Partito Democratico: un’offerta politica produttiva in Consiglio comunale — grazie a una maggioranza che si è imposta su tutto il centrodestra unito — e produttiva nella società, grazie al Circolo “T. Giordano”. Vanno menzionate, inoltre, in piena autonomia d’azione, le tante realtà civiche indipendenti come, ad esempio, il benemerito Comitato TiTengoStretto.

Ora si tratta di far convergere esperienze ricche e plurali verso un obiettivo unico: trasformare una vittoria in un ciclo, lavorare insieme per Villa 2027, per un futuro di sviluppo sostenibile, reale e concreto, fatto di lavoro e risultati sociali per tutti.

Ci avevano promesso tanti “ecomostri” in cambio di obbedienza e silenzio; ci avevano garantito l’elemosina di qualche “movimento terra” per le imprese locali in cambio della rassegnazione propria di una città sotto un Ponte.

E la città, invece, ha reagito, ha resistito, ha respinto le sirene di un falso progresso; è diventata un laboratorio sociale e politico, opponendo cultura, approfondimento, ricerca e dibattito competente e nonviolento alla disinformazione organizzata e al pressapochismo ideologico: quello del “sì” a tutti i costi.

Li abbiamo fermati perché non ci siamo fermati.
Siamo in corsa per Villa”.

Così Enzo Musolino, segretario cittadino PD Villa San Giovanni.

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