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Crollo delle nascite, la Calabria segna una delle flessioni più forti: -8,4% nei primi sette mesi dell’anno

La crisi demografica non si arresta e investe con forza anche la Calabria. Secondo i dati Istat diffusi oggi, nei primi sette mesi del 2025 la regione ha registrato una delle diminuzioni più significative delle nascite a livello nazionale, con un calo dell’8,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato allarmante che colloca la Calabria tra le cinque regioni italiane con il calo più marcato, insieme ad Abruzzo (-10,2%), Sardegna (-10,1%), Umbria (-9,6%) e Lazio (-9,4%).

A livello nazionale, tra gennaio e luglio 2025, le nascite sono scese di circa 13.000 unità, pari a un calo del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Già l’anno scorso il numero di bambini nati in Italia si era attestato a 369.944, con una diminuzione del 2,6% sull’anno precedente. Il dato riflette una tendenza ormai strutturale: dal 2008, anno record per il nuovo millennio con oltre 576.000 nati vivi, si è perso il 35,8% delle nascite, pari a quasi 207.000 in meno.

Anche la fecondità media continua a scendere. Nel 2024 il numero medio di figli per donna è stato pari a 1,18, nuovo minimo storico, in calo rispetto al 1,20 del 2023. Secondo le stime provvisorie, nei primi sette mesi del 2025 il tasso si abbassa ulteriormente a 1,13 figli per donna.

Il calo delle nascite in Calabria non è un dato isolato, ma il riflesso di una tendenza demografica ormai consolidata, che coinvolge tutto il Paese ma che assume contorni ancora più drammatici in una regione già colpita da spopolamento, invecchiamento della popolazione e migrazione giovanile. La riduzione dei potenziali genitori – ovvero le generazioni nate dalla metà degli anni Settanta in poi – si somma alla bassa propensione alla natalità, legata a incertezze economiche, precarietà lavorativa, carenza di servizi per l’infanzia e difficoltà nell’accesso alla casa.

Nel contesto nazionale, sono pochissime le eccezioni. Le uniche regioni che, secondo i dati provvisori, registrano un aumento delle nascite nel 2025 sono la Valle d’Aosta (+5,5%) e le province autonome di Bolzano (+1,9%) e Trento (+0,6%). Le diminuzioni meno accentuate si sono rilevate in Basilicata (-0,9%), Marche (-1,6%) e Lombardia (-3,9%).

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