“Il Ministro Salvini sfugge al confronto e ieri non si è presentato neanche alla Camera per rispondere al question time sulla volontà o meno di realizzare l’AV Salerno-Reggio, confermando la possibilità che si vuole operare questo scippo alla Calabria per come da mesi riteniamo e che abbiamo corredato di fatti e atti concreti nella partecipata conferenza stampa del 14 gennaio u.s. tenuta a Roma”. Lo afferma il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, rispondendo alle precisazioni fornite dal Mit e ritenute per nulla persuasive.
“Il Mit, dopo lunghi silenzi – prosegue Franz Caruso – oggi sostiene che solo per impulso del Ministro sono stati avviati i lavori della tratta Battipaglia-Romagnano per 2,9 miliardi a valere su PNRR. Evidentemente detto impulso deve essere stato piuttosto debole e risulta, comunque, tardivo, atteso che difficilmente anche i lavori di tale lotto 1° potranno concludersi entro il31/12/26, ragion per cui, verosimilmente, le risorse non spese del PNRR dovranno essere compensate e integrate con risorse nazionali. Il Fondo Complementare è, invece, insufficiente, per come abbiamo ampiamente dimostrato e lo stesso Salvini lo conferma dichiarando che 7 miliardi del Pnc non sono bastevoli per la realizzazione dei lotti 1b e 1c per collegare Romagnano con Praia.
La risposta del MIT alle nostre sollecitazioni, dunque, risultano ancor più inquietanti e preoccupanti, soprattutto laddove si afferma che per detti lotti è in corso l’iter autorizzativo e che solo al termine dello stesso saranno reperite le risorse in quanto, tale ipotesi, è in evidente contrasto con tutte le norme in materia di opere e contabilità pubblica che attendono la preventiva copertura finanziaria. Giustificazioni, queste, che risultano fantasiose boutade in quanto le risorse, ed il Ministro dovrebbe saperlo, vanno stanziate in modo trasparente, chiaro e preventivo. Non di meno, quando il Ministro richiama l’ avvenuto avvio delle procedure di gara per il raddoppio della Galleria Santomarco, a valere sempre sul Pnc, omette di spiegarne le ragioni, ritenendo semplicisticamente di richiamare non meglio specificate difficoltà tecniche, per le quali di colpo, da più di un anno, da ogni documento o sito ufficiale Mit o FS, è sparita ogni traccia del lotto Praia-Tarsia previsto in origine e che naturalmente, a Montalto, si sarebbe dovuto collegare alle nuove gallerie per proseguire verso Reggio. A questo punto è lecito chiedersi come mai queste generiche difficoltà tecniche richiamate da Salvini, non furono rilevate sin da subito da RFI quando, al costo di 35 milioni, elaborò uno studio di fattibilità molto approfondito che concludeva giustamente con la scelta del cd “tracciato interno” ritenendolo l’unico idoneo per una nuova linea AV che servisse anche la fascia ionica e le zone importanti della sibaritide, della Basilicata e del crotonese. Difficile pensare che uno studio del costo di 35 milioni di euro non sia stato a suo tempo corredato da rilievi e relazioni idrogeologiche approfondite. Ora ed improvvisamente, però, si parla di un lotto Praia-Paola, senza che esista un accenno di progetto e mistificando la realtà, perché chiunque capirebbe, anche solo dopo un passaggio in treno, che sul fronte tirrenico una nuova linea AV potrebbe essere realizzata solo interamente ed in modo illogico in galleria. A questo punto è grande il sospetto ed il timore, quindi, che la vera intenzione del Ministro Salvini sia quella di completare il tutto a Romagnano per poi, per come spavaldamente affermavano i tecnici RFI nel corso del dibattito pubblico svoltosi a Praia, semplicemente procedere ad una velocizzazione della linea tirrenica”.
Per cui – conclude il sindaco di Cosenza, Franz Caruso – la nostra ipotesi di scippo dell’AV alla Calabria non ha nessun approccio ideologico, ma si concretizza nella semplice constatazione dei fatti. Un modo solo ha il ministro Salvini per rispondere correttamente alle nostre istanze: procedere all’immediato reperimento e stanziamento delle risorse e dare incarico a RFI eItalferr di riprogettare il rimanente secondo lotto seguendo le risultanze dello Studio di fattibilità originario che prevedeva una linea centrale a servizio di tutto il Mezzogiorno”.