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Strage di migranti nello Jonio: oltre 30 le vittime accertate

Ad oggi è di 30 corpi recuperati il bilancio del naufragio di una barca a vela a circa 120 miglia dalle coste calabresi nel mar Jonio la settimana scorsa. Al termine delle attività medico-legali e dei rilievi della Polizia Scientifica, acquisiti i necessari nulla osta, sarà possibile procedere all’inumazione delle salme.

Lo riferisce la Prefettura di Reggio Calabria che, attraverso una nota, comunica che i sopravvissuti sono 11. Le scelte dei luoghi di sbarco – spiegano dal Palazzo del Governo – è dipesa esclusivamente da valutazioni tecniche legate alla tipologia delle imbarcazioni coinvolte, mentre gli orari sono connessi alle tempistiche delle attività di ricerca in mare.

Nel pomeriggio del 16 giugno – è la ricostruzione delle fasi del soccorso fornita all’ANSA dalla Guardia costiera – Alarm Phone ha comunicato con una email al Centro nazionale di coordinamento del soccorso in mare (Mrcc) della Guardia costiera di Roma di essere stato contattato da parenti di persone che si trovavano a bordo di un’imbarcazione in difficoltà, in navigazione nel mare Jonio.  La segnalazione parlava di 67 persone a bordo, di cui 20 bambini, indicando come ultimo contatto la data del 13 giugno. Indicata anche una posizione della barca, riferita sempre al 13 giugno. Ricevuta quindi la segnalazione da Alarm Phone, lo stesso 16 giugno il Centro di coordinamento ha proceduto alle verifiche del caso ed alla trasmissione di un messaggio ‘circolare’, in cui richiedeva alle unità in navigazione in prossimità del punto indicato di prestare la massima attenzione e di contattare l’Mrcc in caso di avvistamento dell’imbarcazione segnalata. Inoltre, la Guardia costiera ha disposto l’avvio delle operazioni di ricerca dirottando sull’area segnalata un mercantile che navigava nelle vicinanze,

Contestualmente, ha inviato in zona una motovedetta classe 300 e, successivamente, anche un velivolo ‘Manta Atr 42. Le ricerche inizialmente hanno dato esito negativo. Nella notte tra il 16 e il 17 giugno è poi pervenuto al Centro di coordinamento il “mayday” lanciato da una nave francese, che aveva intercettato lungo la rotta la barca a vela semiaffondata, recuperando in quella fase 12 naufraghi.

Una donna è morta durante le operazioni, i 13 sopravvissuti sono stati trasportati a Roccella Ionica.

Le ricerche nell’area proseguono con sorvoli aerei.

In serata la nave Diciotti arriverà a Crotone con 5 dei corpi recuperati.

Complessivamente, le vittime accertate sono più di trenta, contando anche una donna, soccorsa insieme agli 11 sopravvissuti, ma morta subito dopo lo sbarco.

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