Il Fondo sanitario nazionale (Fsn) per l’anno 2023 ammonta a 128 miliardi di euro (128.005,20 milioni). E’ quanto ha deliberato il Cipess per il riparto del Fondo tra le Regioni e le Province autonome.
Tutte le varie voci del Fsn sono state presentate dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato e dal sottosegretario con delega al Cipess, Alessandro Morelli. Una novità rispetto al passato è l’applicazione di nuovi criteri e non solo del numero di residenti nelle regioni.
Questa modifica ha determinato uno spostamento di risorse dal Centro-Nord verso il Sud Italia, pari a circa 220 milioni di euro. “E’ un Fondo maggiormente dotato grazie ad uno sforzo straordinario con una programmazione annuale che seguirà negli anni – ha detto Gemmato – con strumenti economici robusti si può dire che il nostro Servizio sanitario nazionale è in sicurezza”.
Le Regioni che accedono ai 220 milioni sono Abruzzo, Molise, Sardegna, Puglia, Campania, Sicilia, Basilicata, Calabria. I nuovi criteri tengono conto, oltre che della popolazione residente “e della frequenza dei consumi sanitari per età, anche del tasso di mortalità della popolazione con età inferiore a 75 anni e degli indicatori utilizzati per definire particolari situazioni territoriali che impattano sui bisogni sanitari (ovvero l’incidenza della povertà relativa individuale, il livello di bassa scolarizzazione e il tasso di disoccupazione della popolazione)”, hanno chiarito Gemmato e Morelli.
I 128 miliardi sono al netto della somma di 864 milioni di euro destinati al Fsn per il concorso al rimborso alle Regioni delle spese sostenute per l’acquisto di farmaci innovativi.