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Akragas e Reggina con le polveri bagnate: 0-0 all’Esseneto, ora la vetta è a -3

di Paolo Ficara – Irriconoscibile. La Reggina in versione rullo compressore dell’ultima settimana di ottobre, sarà forse rimasta sul traghetto per l’ennesima trasferta siciliana della stagione. Allo stadio “Esseneto” di Agrigento, i calabresi non vanno oltre lo 0-0 sul campo dell’Akragas ultimo in classifica. Padroni di casa imprecisi in avvio, amaranto poco concreti nel rush finale, per un pareggio tutto sommato giusto.

LE SCELTE – Di nuovo 4-3-3 per Pergolizzi, il quale per la prima volta “rischia” di proporre la medesima formazione per due gare consecutive: confermati i 10/11 che hanno battuto 3-0 il Paternò, dall’inizio la novità è Renelus rispetto a Provazza. Bonfatto oppone anch’egli un 4-3-3, con un vertice che diventa alto in fase di non possesso: Ferrigno si alza in forte pressione su Salandria. Spazio a due ragazzi cresciuti nel settore giovanile della Reggina 1914: Angelo Rechichi (difensore, oggi schierato a sinistra) e Francesco Meola (centrocampista centrale).

PALAZZOLO PRENDE TUTTO, TRANNE LA PORTA – L’avvio dell’Akragas è tanto fulminante quanto improduttivo. Slalom di Lo Faso da sinistra, Lazar respinge corto e centrale il suo tiro: si fionda Palazzolo, che da pochi passi riesce nell’impresa di centrare l’esterno della rete. Poi, sugli sviluppi di un corner, dopo un’altra respinta non risolutiva di Lazar è ancora Palazzolo ad avere la palla del vantaggio: destro violento, che trova la testa di un coriaceo Cham. Ancora il centrocampista girgentino fallisce un’altra comoda occasione, la settima complessiva in un quarto d’ora, prima che gli ospiti comincino a reagire: ripartenza con Renelus che serve non benissimo Ragusa, il destro in corsa è respinto da Dregan.

DUE CENTRALI COME CENTRAVANTI – La ripresa non vive particolari emozioni, prima che Pergolizzi intervenga con i cambi. Curiale e Provazza riescono almeno a dare vivacità all’attacco. Reggina pericolosa su un paio di corner, ma prima Girasole e poi Adejo mandano a lato le rispettive incornate. Quando Pergolizzi ha ormai effettuato il quarto cambio, Lazar si fa male su un rinvio: il portiere di riserva è l’over Martinez, e rimane solo un cambio a disposizione a poco più di 10 minuti dal 90′. La discutibile distribuzione in organico dei pochi under a disposizione, può generare anche questo tipo di problemi.

VIBONESE IN TESTA – Ancora Girasole con un paio di girate, trovando prima il riflesso di Dregan e poi la respinta di Meola sulla linea, griffa i tiri nello specchio della Reggina, in un secondo tempo che evidenzia come non mai l’assenza di uno stoccatore. In certe partite non puoi pensare che siano i difensori centrali ad ottemperare ai compiti di un centravanti di peso che non c’è, da quando Rajkovic è diventato un caso. Il pareggio ributta gli amaranto a -3 dal primo posto, adesso occupato in solitaria dalla Vibonese con il Siracusa ad inseguire. Scafatese k.o. a Caltanissetta. Mercoledì impegno di Coppa Italia per la Reggina, al “Granillo” contro l’Acireale.

AKRAGAS – REGGINA   0-0

AKRAGAS (4-3-3): Dregan; Di Rienzo (71′ Iddi), Da Silva, De Marino, Rechichi; Palazzolo, Ferrigno (77′ Sinatra), Meola; Tuccio, Lo Faso (74′ Violante), Grillo. A disposizione: Gerlero, Sofra, Galliano, Santapaola, Riggio, Prestigiacomo. Allenatore: Bonfatto.

REGGINA (4-3-3): Lazar; Bonacchi, Girasole, Adejo, Cham; Forciniti, Salandria (65′ Dall’Oglio), Barillà (79′ Urso); Renelus (64′ Provazza), Barranco (65′ Curiale), Ragusa: A disposizione: Martinez, Porcino, Ba, Ndoye, Perri. Allenatore: Pergolizzi.

Arbitro: Acquafredda di Molfetta.

Ammoniti: Cham, De Marino, Tuccio, Dall’Oglio.

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