di Paolo Ficara – Salvezza ad un passo. La Reggina mette un altro mattoncino impattando 0-0 al “Tombolato” contro il Cittadella, davanti alla solita encomiabile tifoseria amaranto. Falcidiato dalle assenze, Stellone non si è perso d’animo: il tecnico non ha mai perso due volte di fila, nella propria carriera, in Serie B. Adesso mancano otto gare al termine della regular season.
LE SCELTE – Ampiezza, profondità e velocità. Queste le caratteristiche chieste da mister Stellone ad una Reggina disegnata col 5-3-2 e rivoluzione obbligata di formazione, causa numerose assenze. Stavropoulos ritrova una maglia come centrale sinistro, stavolta Di Chiara va terzino con Adjapong sul versante destro. Le vere sorprese sono dalla cintola in su: Kupisz e Giraudo mezzali, Folorunsho e Rivas di punta. Diversi indisponibili anche per Gorini, che però non rinuncia al 4-3-1-2 forzando Baldini come mezzala sinistra e perdendone i guizzi dalla trequarti in su: dietro le punte c’è l’ex Laribi.
–banner–
PIÙ AMARANTO CHE GRANATA – Sembra di assistere a Reggina-Perugia al rovescio. Ordinaria amministrazione per Turati nel primo tempo, più in generale è la difesa ad essere poco impegnata tant’è che Stavropoulos toccherà al massimo tre palloni. Preziosa una giocata di Rivas: tunnel per servire l’inserimento di Kupisz, sul cui destro c’è la doppia deviazione di Frare e del portiere Maniero. Altra grossa occasione con una torre di Folorunsho sugli sviluppi di una punizione: a Loiacono manca un pizzico di coraggio per non farsi sbarrare la strada da Maniero, da due passi e in posizione centralissima.
MONTALTO IN PANCHINA FINO ALL’ULTIMO – La coppia Folorunsho-Rivas inizia a combinare fra di sé. Prima l’honduregno costringe Maniero alla parata a terra, angolando forse troppo poco il destro a giro. Poi l’italo-nigeriano fa gridare al gol il gremito e rumoroso settore ospiti, ma un difensore toglie il pallone sulla linea dopo il cucchiaio a scavalcare l’uscita di Maniero. Partita brutta, molto combattuta a centrocampo, ma se c’è una squadra che merita di vincere non è di certo il Cittadella. Stellone inizia ad estrarre le poche frecce dalla faretra: dentro Hetemaj e Lombardi prima, Bellomo poi. Montalto, mentalmente provato dalla perdita della nonna cui era molto affezionato, resta in panchina fino al 90′ quando Stellone lo farà subentrare ad un esausto Rivas.
ORA UN DERBY SIMILE A QUELLO DI 25 ANNI FA – Purtroppo non c’è il finale al rovescio, rispetto a sabato scorso, anzi, Turati è molto attento su un sinistro ravvicinato di Tavernelli. Senza lo squalificato Crisetig e con altri nove indisponibili, molti dei quali in attacco, la Reggina riesce comunque ad uscire imbattuta dal “Tombolato” con il terzo 0-0 stagionale. Maestosa la prova di Bianchi in fase di filtro, forzate le scelte sulle mezzali che infatti sono state cambiate nella ripresa. Si sale a quota 40, sabato al “Granillo” c’è il derby col Cosenza per chiudere il discorso salvezza e spingere i silani verso lo stesso destino che gli toccò nel 1997, quando l’aeroplanino Dionigi si abbattè sul compianto Franco Scoglio.
CITTADELLA – REGGINA 0-0
CITTADELLA (4-3-1-2): Maniero; Cassandro, Del Fabro, Frare, Donnarumma; Icardi (61′ Mazzocco), Branca, Baldini (74′ Tavernelli); Laribi (62′ Pavan); Antonucci (8′ Lores Varela), Beretta. A disposizione: Manfrin, Mattioni, Ciriello, Smajlaj, Giacomazzo. Allenatore: Gorini.
REGGINA (5-3-2): Turati; Adjapong (66′ Hetemaj), Loiacono, Amione, Stavropoulos (66′ Lombardi), Di Chiara; Kupisz (83′ Bellomo), Bianchi, Giraudo; Folorunsho, Rivas (90′ Montalto). A disposizione: Aglietti, Micai, Cionek, Ejjaki, Diop. Allenatore: Stellone.
Arbitro: Lorenzo Maggioni di Lecco.
Spettatori: 1.105 di cui 182 ospiti. Ammoniti: Icardi (C), Loiacono (R), Pavan (C), Branca (C).