di Paolo Ficara – Sorpresa, ma fino ad un certo punto. Roberto Stellone non aveva fin qui mai perso in B contro il Perugia, ma vede cadere questo tabù alla guida della Reggina assieme ad un percorso fin qui netto al “Granillo”, sotto la sua gestione. Si impongono gli umbri con una punizione di Burrai al 91′, confermandosi squadra da trasferta ed issandosi a quota 45 punti in classifica. Gli amaranto restano a 39 e riabbracciano allo stadio il massimo dirigente Luca Gallo, rientrato dopo l’operazione e subito invitato dalla tifoseria a chiarire circa la scorsa scadenza federale del 16 febbraio. Non si vede l’ormai ex dg Vincenzo Iiriti, che ha rassegnato le dimissioni nella giornata di venerdì.
LE SCELTE – Cortinovis si alza con la febbre e non va nemmeno in panchina. Stellone, già privo di Menez e con Rivas arruolabile solo a gara in corso, non si perde d’animo e sceglie Bellomo come seconda punta al fianco di Montalto. Rientra Cionek in difesa, presenza essenziale per dare man forte al sempre eccezionale Amione. A sinistra c’è una chance da titolare per Lombardi, dopo il gol di Parma. Alvini mantiene il suo 3-4-1-2 che ha dato tanti risultati in trasferta, con le novità di Beghetto a sinistra e D’Urso sulla trequarti.
SOLO DALLA DISTANZA – Pochi sussulti nella prima frazione. Micai è attento su un paio di botte di Burrai dalla distanza. Gli amaranto non fanno di meglio, anzi. Una punizione di Di Chiara a momenti cambia i connotati a De Luca, dato che ormai è rischioso proteggersi con le braccia anche in barriera. I ritmi non sono elevati, gli umbri sembrano più aggressivi e vincono parecchi contrasti. Impressiona (non in positivo) il continuo tentativo di condizionare l’arbitro ad ogni contatto, da parte degli uomini di Alvini.
POI ANCHE PEGGIO – Se è legittimo aspettarsi un po’ più di spettacolo nel secondo tempo, le aspettative restano deluse. Alvini già all’intervallo mette Matos, attaccante, al posto del trequartista D’Urso. Anche Stellone attinge abbastanza presto dalla panchina, rivoluzionando l’attacco con gli ingressi di Rivas e Tumminello. L’ex romanista da terra proverà ad impegnare Chichizola, non prima dell’unico brivido del match: Micai calcola malissimo il rimbalzo su lancio di Dell’Orco, ma a porta vuota Olivieri incredibilmente non centra lo specchio col sinistro. La beffa è comunque nell’aria: al primo minuto di recupero, una punizione di Burrai scavalca la barriera senza dare scampo a Micai, castigando una Reggina che ha prodotto troppo poco.
A CITTADELLA SENZA CRISETIG – Dopo 20 giorni irti di impegni infrasettimanali, non si può dire che la settimana-tipo abbia avuto effetti benefici per la Reggina. L’infortunio di Menez è pesato tantissimo sulla prestazione di una squadra con pochi spunti dalla metà campo in su, l’assenza del francese non è soltanto una maledizione. Il Perugia sembra si giochi la vita su ogni palla, probabilmente è la mentalità impressa da Alvini fin dalla prima giornata: squadra brutta a vedersi, nemmeno così concreta, ma i numeri le danno ragione. Martedì si riprende con i turni infrasettimanali: amaranto protagonisti a Cittadella senza lo squalificato Crisetig, in un match nel quale si tenterà di sigillare il discorso salvezza.
REGGINA – PERUGIA 0-1
Rete: 90’+1′ Burrai
REGGINA (3-5-2): Micai; Cionek, Amione, Di Chiara; Giraudo, Folorunsho, Crisetig (90’+3′ Kupisz), Hetemaj (76′ Bianchi), Lombardi (56′ Adjapong); Bellomo (57′ Rivas), Montalto (57′ Tumminello). A disposizione: Turati, Aglietti, Loiacono, Franco, Stavropoulos, Ejjaki, Galabinov. Allenatore: Stellone.
PERUGIA (3-4-1-2): Chichizola; Sgarbi, Angella, Dell’Orco; Falzerano (74′ Ferrarini), Segre, Burrai, Beghetto (62′ Lisi); D’Urso (46′ Matos); De Luca (83′ Carretta), Olivieri (62′ Santoro). A disposizione: Moro, Zaccagno, Ghion, Curado, Zanandrea. Allenatore: Alvini.
Arbitro: Rapuano di Rimini
Ammoniti: D’Urso, Burrai, Crisetig, Tumminello, Cionek, Bianchi