Fratelli d’Italia Corigliano Rossano, per il tramite del suo Presidente di Circolo Pino Villella, ha sollevato un duro atto d’accusa contro l’amministrazione Stasi, denunciando la gestione disastrosa del mercato ittico di Schiavonea. Quella che doveva essere una risorsa strategica per il rilancio del territorio si è trasformata in un simbolo di inefficienza e abbandono. Il 19 dicembre 2023 la struttura del mercato ittico ha ricevuto due fondamentali strumenti: l’asta elettronica e i pannelli fotovoltaici, tutto finanziato dalla Regione Calabria con uno stanziamento di 300mila euro. L’asta elettronica è stata attivata soltanto tra maggio e giugno, con il sindaco Flavio Stasi che, in un’intervista pubblica, l’aveva definita un punto di svolta per il mercato ittico, capace di rilanciare i prodotti del territorio. Tuttavia, l’entusiasmo è durato poco: nel periodo cruciale, quando la domanda e il prezzo del pesce aumentano (luglio, agosto e dicembre), l’asta è stata inspiegabilmente sospesa. Si è trattato di uno strumento usato unicamente per fini propagandistici durante la campagna elettorale?
ABBANDONO E DEGRADO: UNA REALTÀ INACCETTABILE
Ad oggi, il mercato ittico è in uno stato di totale abbandono. Lo spiazzale si presenta come una discarica a cielo aperto, un biglietto da visita vergognoso per quello che dovrebbe essere il mercato ittico più importante della Calabria. Non risulterebbe essere stato indetto alcun bando per coinvolgere nuovi astatori, e dal maggio 2023 sembrerebbero partecipare alle aste soltanto due operatori: uno di questi, peraltro, opererebbe con il battitore e lo scrivano, entrambi presumibilmente legati politicamente al sindaco Stasi. Le loro autorizzazioni apparirebbero opache, così come la modalità di pagamento per il loro servizio
GESTIONE CLIENTELARE E OCCASIONI MANCATE
Fratelli d’Italia denuncia una gestione basata su logiche clientelari: nessun bando è stato aperto per attirare nuovi operatori commerciali e aumentare la domanda di pescato, nonostante il potenziale economico del territorio. Il sindaco Stasi, che detiene anche la delega alla pesca, non ha preso alcuna iniziativa concreta per incrementare la richiesta del prodotto locale, lasciando il mercato in una spirale di stallo economico. Una gestione senza precedenti, che ha danneggiato il tessuto economico locale e vanificato il contributo regionale.
IL GRIDO D’ALLARME: «SERVONO TRASPARENZA E AZIONI CONCRETE»
Fratelli d’Italia esige chiarezza: «Perché l’amministrazione non ha ancora promosso un bando per invitare più operatori commerciali? Perché gli strumenti forniti dalla Regione non sono stati utilizzati per incrementare il valore del pescato locale? Siamo stanchi di vedere il mercato ittico trasformato in un feudo per amici degli amici». Il mercato ittico, che avrebbe potuto rappresentare un volano per l’economia locale, è oggi il simbolo di una gestione miope e fallimentare. Fratelli d’Italia chiede interventi urgenti e una nuova strategia per restituire dignità e funzionalità a una risorsa che appartiene all’intera comunità.