“L’illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari” - Antonio Gramsci
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“Il fragile bullo”: un libro che parla ai ragazzi e gira tra le scuole per educare contro il bullismo”

In un’epoca in cui il bullismo si presenta con volti sempre nuovi  dalla violenza fisica alla pressione psicologica, fino al cyberbullismo  l’educazione alla consapevolezza e all’empatia diventa un’urgenza civile e culturale.

Proprio in questa direzione si muove “Il fragile bullo” dell’Avvocato Rita Tulelli, un libro che sta attraversando le scuole italiane come strumento prezioso di riflessione e confronto, e che sarà presentato il 29 aprile al Liceo Classico “Galluppi” di Catanzaro, nell’ambito delle attività di educazione civica del primo biennio, e all’Istituto Comprensivo di Galatro, Feroleto e Laureana di Borrello nel contesto della rassegna Il Maggio dei Libri. Il titolo stesso – Il fragile bullo – rovescia lo stereotipo del bullo come figura forte e dominante, per mettere in luce invece il suo lato umano, spesso segnato da insicurezze, fragilità affettive, contesti familiari problematici. Il libro racconta una storia che è tante storie insieme, perché il bullismo non ha un solo volto né un solo colpevole. C’è chi agisce, chi subisce, chi osserva in silenzio. Ma dietro ogni gesto si cela un nodo emotivo da sciogliere.

Le scuole coinvolte nella presentazione del libro non sono semplicemente luoghi di apprendimento: diventano laboratori di umanità, spazi di ascolto e dialogo. Nel Liceo Classico di Catanzaro, la lettura sarà accompagnata da dibattiti tra studenti e docenti, momenti di confronto guidato, testimonianze, e attività interdisciplinari legate all’educazione civica. L’obiettivo è duplice: decostruire i meccanismi del bullismo e dare agli studenti gli strumenti per riconoscerlo, affrontarlo, prevenirlo. Anche all’Istituto Comprensivo di Galatro, Feroleto e Laureana di Borrello, la presentazione del libro si inserisce in un percorso più ampio di promozione della lettura e della cittadinanza attiva. Qui Il fragile bullo diventa pretesto per sensibilizzare già a partire dalla scuola secondaria di primo grado, con un linguaggio accessibile ma mai superficiale, capace di coinvolgere e toccare nel profondo.Il fenomeno del bullismo, secondo i dati più recenti, coinvolge almeno uno studente su tre, in forme diverse. La scuola diventa così il primo fronte di intervento, ma anche di prevenzione. Serve educare all’empatia, insegnare il valore della parola, favorire una cultura del rispetto e della responsabilità condivisa. In questo senso, opere come Il fragile bullo non sono semplici letture: sono esperienze formative che parlano ai ragazzi con il loro linguaggio, offrendo spunti per crescere, pensare, scegliere. Il fatto che il libro stia “girando nelle scuole”, come si dice con entusiasmo tra i docenti e gli educatori, è il segno di una consapevolezza crescente: per combattere il bullismo serve narrare, ascoltare, e – soprattutto – coinvolgere i giovani in prima persona. Perché, come il libro stesso suggerisce, spesso dietro un bullo si nasconde un ragazzo che chiede aiuto. E davanti a lui ci sono compagni, insegnanti, adulti che possono – e devono – fare la differenza.

Il fragile bullo non è solo un libro: è una possibilità di cambiamento.

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