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A JazzAmore arriva Bobby Watson: per la prima volta in Calabria la star del jazz afroamericano

Sarà il sax contralto di Bobby Watson protagonista del prossimo concerto targato JazzAmore, il 27 marzo al Teatro Auditorium dell’Università della Calabria.
Per il terzo appuntamento della rassegna promossa da MK Live con il sostegno del Ministero della Cultura e dell’Università della Calabria, l’artista, tra i maggiori esponenti del jazz afroamericano, si esibirà con l’Urban Trio con special guest Guy Shotton, un vero e proprio virtuoso dell’hammond, Ale Napolitano alla batteria e Dino Plasmati alla chitarra.
Nato nel 1953 a Lawrence (Kansas), ma cresciuto a Kansas City, città che diede i natali anche a Charlie Parker, Watson ha ampiamente assorbito l’influsso della grande scuola jazzistica di quella città. Dopo aver frequentato l’università di Miami (dove ebbe come colleghi Pat Metheny e Jaco Pastorius), il sassofonista si trasferisce a New York. È il 1975 e poco dopo, nel 1977, inizia a mettersi in luce all’interno dei Jazz Messengers di Art Blakey, addirittura nel ruolo di direttore musicale. Il gruppo di Blakey è stata la più efficiente fucina di giovani talenti del jazz moderno, e infatti quando Watson esce dalla band, nel 1982, non gli mancano certo le proposte di collaborazione d’alto livello: Max Roach, Louis Hayes, George Coleman, Branford Marsalis, Sam Rivers, Wynton Marsalis per citarne alcuni.
Parallelamente alla pluriennale carriera concertistica, Watson si è focalizzato anche nel settore educativo, grazie al prestigioso incarico che gli è stato affidato dall’Università del Missouri di Kansas City, dove è stato nominato direttore del dipartimento di jazz.
Considerato come uno dei migliori controaltisti hard-bop in circolazione, Bobby Watson torna in Italia, paese da cui mancava da tempo, proponendo in questo live le sue migliori composizioni.
Ogni membro del gruppo porta la propria esperienza e creatività unica, dando vita a una miscela eclettica di generi musicali che ha come matrice di base il Jazz.
Appuntamento, dunque, al prossimo mercoledì 27 marzo.
Prevendite disponibili a: https://link.dice.fm/BobbyWatsonTheUrbanTrio
Ticket Ridotto UniCal per studenti, docenti e personale che esibiranno il tesserino UniCal in cassa
Sarà possibile acquistare fisicamente i biglietti dell’evento direttamente presso INPRIMAFILA, in via Guglielmo Marconi 140 a Cosenza.
Apertura botteghino: 19:00
Apertura porte: 20:30
Inizio spettacolo: 21:00
/Bio
Nato a Lawrence (Kansas) nel 1953, dopo aver frequentato l’Università di Miami, contemporaneamente a Pat Metheny, Jaco Pastorius e Bruce Hornsby, Bobby Watson si è laureato nel 1975, si è trasferito a New York City ed è diventato direttore musicale dei Jazz Messengers dal 1977 al 1981.[2] Dopo aver lasciato il gruppo, è stato produttivo come musicista di sessione, registrando con Wynton Marsalis, Branford Marsalis, Max Roach, Joe Williams, Dianne Reeves, Lou Rawls, Betty Carter e Carmen Lundy. Con il bassista Curtis Lundy e il batterista Victor Lewis ha formato il gruppo Bobby Watson & Horizon, con il quale ha suonato per tutti gli anni Ottanta e Novanta. Nel 1991 ha pubblicato l’album Post Motown Bop per la Blue Note Records, che John Fordham su Q Magazine ha descritto come “scintillante, lucido bebop”.
Watson ha anche guidato un gruppo noto come High Court of Swing (un tributo alla musica di Johnny Hodges), la Tailor-Made Big Band di sedici elementi, ed è membro fondatore del 29th Street Saxophone Quartet, un gruppo di quattro elementi con il sassofonista contralto Ed Jackson, il sassofonista tenore Rich Rothenberg e il sassofonista baritono Jim Hartog. Watson ha anche composto una canzone per la colonna sonora del film A Bronx Tale (1993).
Residente a New York per la maggior parte della sua vita professionale, è stato membro della facoltà aggiunta e ha insegnato sassofono privatamente alla William Paterson University dal 1985 al 1986 e alla Manhattan School of Music dal 1996 al 1999. È coinvolto nel programma annuale del Thelonious Monk Institute Jazz in America per le scuole superiori.
Nel 2000 è stato contattato per tornare nel suo ambiente nativo del Midwest, al confine tra Kansas e Missouri. Watson è stato scelto come primo William D. and Mary Grant/Missouri, Distinguished Professorship in Jazz Studies. In qualità di direttore degli studi jazzistici presso il Conservatorio di Musica dell’Università del Missouri-Kansas City, pur continuando a gestire un programma di esibizioni in tutto il mondo, gli ensemble di Watson all’UMKC hanno ricevuto diversi riconoscimenti. Watson ha trascorso l’anno accademico 2019-2020 come Global Jazz Ambassador per l’UMKC. Si è ritirato dalla UMKC nel 2020 e rimane residente a Kansas City mentre continua a fare tournée internazionali come musicista.
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